LE GEOMETRIE GEOPOLITICHE PER LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA

Non è difficile capire quali geometrie diplomatiche siano state disegnate da Giorgia Meloni per giungere alla liberazione di Cecilia Sala. Si parte da alcuni punti fermi. Primo. Non aveva senso che la Meloni aspettasse a Roma l’arrivo di Joe Biden – atteso verso il 10 gennaio – per sondarlo circa le loro intenzioni sulla liberazione dell’iraniano Mohammad Abedini, per il semplice motivo che Biden lascerà la Casa Bianca fra meno di due settimane e che comunque, anche volendo, la sua Amministrazione non avrebbe potuto consentire alla liberazione dell’ingegnere iraniano appena un mese dopo averne chiesto l’arresto e l’estradizione. (L'Opinione)

Ne parlano anche altre testate

Il 15 gennaio a Milano i giudici decideranno se concedere i domiciliari all’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, ma pare ormai assodato che la richiesta di estradizione negli Usa sarà respinta e che alla fine sarà liberato: questo l’esito previsto per la vicenda Sala. (Il Nord Est)

«Ieri è stata una bella giornata per l'Italia intera, per il sistema Italia e per me». È stato un lavoro di squadra». (La Stampa)

"Ho la fotografia più bella della mia vita" scrive la giornalista su Instagram pubblicando lo screenshot del video in cui abbraccia il compagno, Daniele Raineri, appena scesa dall'aereo di stato che l'ha riportata a Roma da Teheran (AGI - Agenzia Italia)

Cecilia Sala, il primo post dopo il rientro: “La foto più bella della mia vita, il cuore pieno di gratitudine”

A sole 24 ore dal suo rientro in Italia, Cecilia Sala torna a registrare il podcast “Stories” prodotto da Chora Media. La giornalista ha risposto di stare bene ma di sentirsi ancora confusa e da qui ha iniziato a raccontare i suoi 20 giorni di prigionia. (Il Fatto Quotidiano)

Il primo post della giornalista su Instagram dopo la sua liberazione e il rientro in Italia la ritrae nell'abbraccio con il compagno dopo essere atterrata a Ciampino: "In testa chi alzando lo sguardo non può ancora vedere il cielo" (Il Fatto Quotidiano)