Il sindaco under 40 «predestinato» «Ora tocca a un'altra generazione»

Ore 18.45: all’ingresso delle Torri della Fiera tutto lo stato maggiore della Regione è già schierato per accogliere il nuovo governatore. Michele de Pascale è «il predestinato», ma non quello con la vittoria in tasca, bensì quello che, qui, «ha il dovere di vincere». «Sono un figlio di questa terra, messa in ginocchio da più alluvioni, ma che ha sempre trovato la forza per rialzarsi — dice al Corriere —. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria. Crolla Affluenza (TV2000)

In Emilia, il campo largo unito vince a valanga: Michele De Pascale, il 39enne sindaco di Ravenna e presidente dell’omonima provincia, diventa governatore con più del 56 per cento dei voti. E un fortino che si conferma inespugnabile, l’Emilia Romagna. (ilmessaggero.it)

Il commento della deputata di Forza Italia è apparso sotto a un altro post del senatore leghista Claudio Borghi che commentava il risultato delle urne nel corso del pomeriggio così: «In Emilia Romagna già sparita la bassa affluenza. (corrieredibologna.corriere.it)

I risultati in Emilia Romagna alle elezioni Regionali 2024: vince Michele de Pascale

Questo per me è l’onore… BOLOGNA — Nonostante la vittoria cristallina, Michele de Pascale si fa pregare per fare il segno della vittoria. (La Repubblica)

«Gli ho chiesto anche collaborazione e di lavorare per riconquistare il più grande partito che c'è in Regione, quello di chi ha deciso di non andare a votare, il 53,6%», ha sottolineato. Nella sede del comitato elettorale ha riconosciuto la sconfitta e ha raccontato la telefonata con il candidato del centrosinistra uscito vittorioso dalla prova delle urne. (Corriere della Sera)

Dopo i dieci anni di Stefano Bonaccini si apre una nuova era, quella del sindaco di Ravenna, il 39enne Michele de Pascale, che con il 56% dei voti è il nuovo presidente della Regione. Una vittoria larghissima, come ha ammesso la stessa Ugolini, civica vicino a Comunione e Liberazione e sostenuta da tutto il centrodestra, che non è riuscita ad andare oltre il 40% dei voti. (Corriere della Sera)