Il piano italiano contro l’antibiotico resistenza: “Nel 2050 sarà la prima causa di morte”

Un po’ per l’uso smodato che se ne fa, in parte perché negli ospedali non si presta ancora l’attenzione necessaria a prevenire le infezioni e in misura non inferiore per il fatto che l’industria ha smesso di fare ricerca sui nuovi antibiotici. Fatto è che quella dei batteri killer resistenti ai farmaci antimicrobici è diventata una vera pandemia silente, che solo in Italia miete 11mila vittime l’anno. (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

“Con questi fondi - aggiunge - dimostriamo che l’Italia è in prima linea per arginare questa pandemia e incoraggiamo gli investitori nella ricerca di nuovi antibatterici”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella conferenza stampa di chiusura del G7 Salute di Ancona. (Sanità24)

L’Italia, con 11mila decessi all’anno, è tra i Paesi con i numeri più alti, preceduta solo dalla Grecia. Già ora, in Europa, più di 25 mila persone ogni anno muoiono per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, ma è nettamente diversa la distribuzione tra i vari Stati. (Nurse Times)

Schillaci ha parlato soprattutto di antibioticoresistenza e di invecchiamento della popolazione e degli strumenti per affrontarli, compreso un fondo di 21 milioni di dollari che servirà a sviluppare nuovi antibiotici: «Ringrazio i cittadini che in questi giorni hanno dovuto sopportare qualche sacrificio e disagio e ci hanno permesso di svolgere questo importante vertice internazionale in piena sicurezza – ha attaccato il ministro, rivolgendosi agli anconetani e a tutta la macchina organizzativa e di sicurezza che s’è mossa per garantire lo svolgimento del summit –. (Centropagina)

Antibiotico resistenza, oltre 600mila morti l'anno evitabili con un migliore utilizzo dei vaccini

Uno studio internazionale coordinato dal Centro Interdisciplinare di Nanoscienze di Marsiglia, con la collaborazione di enti e centri di ricerca d’eccellenza, tra cui il laboratorio di biologia e nanotecnologia del dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste, ha sintetizzato un nuovo composto antibatterico, che promette di essere un ottimo candidato per la lotta all’antibiotico resistenza, un problema crescente di salute pubblica globale, che ancora oggi causa milioni di morti in tutto il mondo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Le persone vaccinate avranno meno contagi e quindi saranno anche più protette contro potenziali complicazioni da infezioni secondarie che possono innescare l’uso di antimicrobici o richiedere il ricovero in ospedale. (Socialfarma - il portale web della farmacia)

Un bel problema che, tuttavia, si può affrontare. Infatti un nuovo rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rileva che i vaccini contro 24 patogeni potrebbero ridurre il numero di antibiotici necessari del 22% o 2,5 miliardi di dosi giornaliere definite a livello globale ogni anno, supportando gli sforzi mondiali per affrontare l'antibiotico resistenza. (Corriere della Sera)