Studenti in rivolta: occupata la Regione Lazio contro il dimensionamento scolastico
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«Dove sei, dove sei, Rocca? Dove sei?» e ancora «D’ora in poi parlerai solo con noi…». Con questi cori, la Rete degli Studenti Medi del Lazio ha dato il via all’occupazione della sede della Regione Lazio, in segno di protesta contro il dimensionamento scolastico previsto dalla delibera regionale. Gli studenti sono determinati: chiedono il ritiro immediato del provvedimento, che prevede l’accorpamento di 23 istituti scolastici a partire dal prossimo anno. (AbitareaRoma)
Ne parlano anche altre fonti
“Questo tavolo di confronto è inutile, vogliamo parlare con chi ha il potere politico di ritirare questa delibera scellerata”. E via, dalle 16 di oggi, 26 febbraio, alla protesta all’interno della sede della presidenza della Regione Lazio (Repubblica Roma)
Roma– Riceviamo e pubblichiamo – “Il presidente Rocca, ascolti il grido di dolore sul dimensionamento scolastico lanciato dagli studenti medi che oggi hanno occupato simbolicamente la sede della regione Lazio (Tuscia Web)
IL COMMENTO – «L’Europa League è qualcosa che ci manca, io ero a Birmingham quando abbiamo vinto la Coppa delle Coppe. Il presidente della Regione Lazio ha rilasciato delle dichiarazioni in cui ha commentato quelli che sono gli obiettivi dei biancocelesti (LazioNews24.com)

: Le consigliere del Pd Marta Bonafoni e Eleonora Mattia: "Il nostro sostegno alla Rete degli studenti medi per l'importante battaglia che li vede protagonisti per chiedere con forza un passo indietro al governo regionale" (Tuscia Web)
La Rete degli Studenti Medi ha occupato quest'oggi la sede della Regione Lazio a Roma per chiedere un passo indietro sulla questione del dimensionamento scolastico. (Fanpage.it)
La Rete degli Studenti Medi del Lazio ha incontrato presso la Regione Lazio l’assessore alla scuola Giuseppe Schiboni per discutere della delibera che prevede l’accorpamento di 23 istituti scolastici per il prossimo anno- Una decisione nata dalla riorganizzazione nazionale degli istituti imposta dal ministro Valditara. (Il Fatto Quotidiano)