Bagnoli, l'ultima "colata" 34 anni fa poi cinque piani e tanti flop

Approfondimenti:
PNRR Ponte sullo Stretto

Anni fa - quando viene spenta l'«area a caldo del centro siderurgico di Bagnoli». Due anni dopo l'Italsider chiude formalmente i battenti. E nel 1994 inizia la dismissione dell'ormai ex acciaieria. Sono gli anni in cui Ermanno Rea inizia a maturare la scrittura de «La dismissione», romanzo storico che arriverà in libreria nel 2002 dove il grande e compianto scrittore intuisce che Bagnoli è diventata senza la fabbrica del ferro «un non luogo». (ilmattino.it)

Su altri giornali

Pubblicità (anteprima24.it)

Ne ha per tutti. A cominciare proprio dalla foto di cui parla. Il giorno dopo la firma del protocollo di Intesa per Bagnoli e della foto, ingollata a forza dal governatore, Vincenzo De Luca arriva in piazza Municipio per l’inaugurazione della Linea 6 carico. (Corriere della Sera)

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ed il Commissario Straordinario di Governo al Sin (sito di interesse nazionale) Bagnoli-Coroglio, Gaetano Manfredi, hanno appena firmato il Protocollo d'intesa per la realizzazione degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio di Bagnoli-Coroglio. (CalcioNapoli24)

“Governo forte con i deboli e debole con i forti, a Bagnoli si coinvolgano i cittadini”: proteste a Napoli per la visita di Giorgia Meloni

Ma questa volta firma il protocollo con cui viene stanziato un miliardo e duecento milioni per riqualificare l’ex Italsider, attualmente, dopo 34 anni, ancora una promessa mancata. Già la vigilia è stata segnata dalle proteste dei comitati, a difesa dei beni comuni, e anche stamane la giornata si annuncia movimentata. (Corriere della Sera)

Viene così rinsaldata una collaborazione che riteniamo fondamentale per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni era all’interno dell’ex italsider di Bagnoli per siglare un protocollo d’intesa per la rigenerazione dell’ex sito industriale partenopeo, all’esterno più di cento persone hanno protestato sia per il mancato coinvolgimento della popolazione per un’opera attesa da circa 50 anni sia per le recenti politiche del governo, dai decreti sicurezza alle spese militari fino all’autonomia differenziata. (Il Fatto Quotidiano)