Emanuele Tufano ucciso a Napoli
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Nella notte tra il 23 e il 24 ottobre, il quindicenne Emanuele Tufano è stato tragicamente ucciso in un raid tra bande rivali nel quartiere Sanità di Napoli. Le indagini, condotte dalla squadra mobile della polizia, si sono rivelate complesse e laboriose, richiedendo un lavoro incessante e meticoloso per ricostruire l'accaduto. La vittima, colpita da un proiettile alla schiena, è stata trovata abbandonata in strada, segno di un'escalation di violenza che ha sconvolto la comunità locale.
Secondo le prime ricostruzioni, il conflitto è scoppiato tra due gruppi di giovani, quasi tutti minorenni, provenienti rispettivamente dai quartieri Mercato e Sanità. Gli scontri, caratterizzati da un intenso scambio di colpi di arma da fuoco, hanno avuto luogo in una delle zone più densamente popolate del centro storico di Napoli, trasformando il quartiere in un teatro di paura e insicurezza. Le testimonianze raccolte dalla polizia, tra cui quelle di due minori ora indagati per possesso di armi, hanno permesso di delineare un quadro più chiaro degli eventi, sebbene molte domande rimangano ancora senza risposta.
La presidente del Tribunale per i minorenni di Napoli, Paola Brunese, ha espresso profondo dolore per la perdita di Emanuele, sottolineando la necessità di un maggiore impegno da parte delle istituzioni per prevenire simili tragedie. La zona a ridosso del corso Umberto, teatro dell'omicidio, è nota per la sua pericolosità notturna, con negozi e bar che chiudono presto e residenti che si rifugiano nelle proprie case per evitare di essere coinvolti in episodi di violenza.
Le indagini proseguono senza sosta, con la polizia che lavora giorno e notte per identificare tutti i responsabili e portare giustizia alla famiglia di Emanuele.