Francia, il nuovo premier Barnier annuncia una tassa patrimoniale per i più ricchi
Il primo ministro francese ha presentato le linee generali di indirizzo del suo esecutivo all'Assemblea nazionale. Per mantenere aperto il dialogo con la sinistra e la destra francesi, ha proposto, da una parte, una tassa alle aziende con profitti molto alti e correzioni alla riforma delle pensioni, dall'altra, una stretta alla politica migratoria La sinistra, specie i deputati della France Insoumise, hanno contestato l’ora e venti di intervento sventolando le tessere elettorali, per denunciare così il “tradimento” del voto di luglio. (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri media
Senza un programma esplicito, in carica da 26 giorni, si è presentato ieri in Parlamento per una presa di parola attesa da settimane; in cui il neogollista, scelto da Macron, aveva disseminato il terreno di allarmanti briciole di contenuti. (il Giornale)
La Francia corre ai ripari contro la deriva dei conti pubblici. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Senza interventi, il disavanzo salirebbe al 7% del pil. In tutto una manovra da 60 miliardi. (Il Sole 24 ORE)
La Francia non sembra affatto aver superato la sua congiuntura più critica degli ultimi decenni. Il “presidente-re”, l’ex banchiere Emmanuel Macron, è arrivato ad ignorare il risultato delle urne dando vita ad un governo di assoluta minoranza che dovrà cercarsi volta per volta i voti in Parlamento. (Contropiano)
Dietro una facciata conciliante con tutte le tendenze presenti in aula, Barnier ha concluso il discorso di un’ora e mezza con un’incursione nel “dominio riservato” del presidente della Repubblica, per tradizione se non per statuto, cioè la politica estera e di difesa: dobbiamo «tener conto del mondo che ci circonda», ha detto Barnier, che ha confermato il sostegno all’Ucraina e difeso una «soluzione a due stati» per Israele e Palestina, dopo aver ricordato il massacro del 7 ottobre, gli ostaggi israeliani di Hamas, i morti di Gaza, i 20mila francesi residenti in Libano e le vittime del passato nelle violenze libanesi. (il manifesto)
''Bisognerà dire la verità e la dirò'': lo aveva anticipato lo scorso 5 settembre il neo-premier della Francia, Michel Barnier, in occasione del passaggio di consegne a Palazzo Matignon con il premier uscente Gabriel Attal, garantendo di voler ''rispondere alle sfide, alle rabbie e alle sofferenze'' dei francesi. (LA STAMPA Finanza)