Borse in rialzo dopo vittoria di Trump
I futures sugli indici azionari americani sono saliti mercoledì mattina dopo che Donald Trump si è aggiudicato la vittoria nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2024. I futures del Dow Jones sono balzati di oltre il 2%, mentre quelli dell‘S&P 500 sono saliti dell‘1,7% circa e quelli del Nasdaq 100 dell’1,6%. I futures del Russell 2000, indice di riferimento delle azioni small cap, che si prevede possano beneficiare della conquista della Casa Bianca da parte di Donald Trump, sono saliti di oltre il 5% alle 6:40 di questa mattina. (Morningstar)
La notizia riportata su altri media
Buzzi Euro / Dollaro USA (LA STAMPA Finanza)
L'indice S&P 500 ha registrato aumenti significativi in quasi ogni anno elettorale dal 1960, (rialzo medio del 3.9% post elezioni), salvo eccezioni come il 2000 e il 2008, segnati, rispettivamente, dalla bolla delle dot-com e dalla crisi finanziaria globale. (ilmessaggero.it)
«I mercati avevano già anticipato la vittoria di Donald Trump - dice Gianluca Verzelli, Responsabile Weal… Allo stesso tempo il rendimento dei titoli di Stato Usa si muove in salita. (La Stampa)
Una vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti è ora sempre più probabile. I Repubblicani hanno attualmente 266 voti elettorali, necessitando solo di 4 voti in più per una vittoria ufficiale; tuttavia, la vittoria di Trump è già stata dichiarata ufficialmente. (XTB)
I futures del Russell 2000, indice di riferimento delle azioni small cap, che si prevede possano beneficiare della conquista della Casa Bianca da parte di Donald Trump, sono saliti di oltre il 5% alle 6:40 di questa mattina. (Morningstar)
Le reazioni sono spinte principalmente dal programma elettorale del candidato repubblicano, che in materia economica ha particolarmente a cuore il settore industriale e la piccola imprenditoria degli stati centrali in Usa, che dovrebbe sostanziarsi in politiche ultra espansive per quanto riguarda la spesa ma soprattutto nel sostegno alle imprese, con la diminuzione fino al 15% della corporate tax attualmente al 21%. (la Repubblica)