Agosto nero per l’auto, immatricolazioni in calo del 16,5%. Per Stellantis -28,7%
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MILANO – Forte calo per le vendite di auto in Europa occidentale. Le immatricolazioni nei Paesi Ue, Efta e Regno Unito nel mese di agosto sono state 755.717, il 16,5% in meno dello stesso mese del 2023. Da inizio anno sono state vendute complessivamente 8.661.401, con una crescita dell'1,7% sull'analogo periodo del 2023. I dati sono dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei. Pesa il forte calo delle auto elettriche pari nel mese di agosto al 36%, mentre considerando solo l'Unione Europea la flessione è del 43,9%. (la Repubblica)
Su altre testate
– “L’incertezza che aleggia intorno al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione della mobilità posti dall’Ue – con il trend di elettrificazione dei veicoli venduti al di sotto dei livelli previsti – non aiuta certo a mantenere un buon ritmo di rinnovo del parco auto in questi mesi, generando disorientamento nei consumatori”. (Agenzia askanews)
La preannunciata chiusura di uno o due stabilimenti Volkswagen in Germania, e sarebbe la prima volta nella storia, per non parlare delle difficoltà che stanno attraversando le carrozzerie Mirafiori di Stellantis, sono due delle tante testimonianze della crisi dell’industria automobilistica europea, la cui produzione sta cadendo a picco. (SicurAUTO.it)
A otto mesi dal 2024, le immatricolazioni di auto nuove sono aumentate dell’1,4%, raggiungendo quasi 7,2 milioni di unità. (Energia Oltre)
"Ad agosto 2024, il mercato europeo dell’auto riporta un calo a doppia cifra (-16,5%) – afferma Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. (Finanza Repubblica)
Ad agosto le immatricolazioni sono diminuite del -18,3% a 643.637 unità segnando una brusca frenata per il mercato dell'auto europeo. Cali a doppia cifra in tre dei quattro principali mercati – Germania (-27,8%), Francia (-24,3%) e Italia (-13,4%), – mentre la Spagna registra una flessione del -6,5%. (LA STAMPA Finanza)
Agosto complicato per l’auto in Europa occidentale, con numeri che certificano un calo delle vendite piuttosto accentuato nell’Unione Europea, nei paesi Efta e in Gran Bretagna: -16,5%(-18,3% nella sola UE). (Il Fatto Quotidiano)