Migranti in Albania, perché il nuovo decreto del governo italiano rischia il flop: l’intricato dilemma giuridico
L’accordo tra Italia e Albania sui migranti presenta due profili distinti e allo stesso tempo connessi. Una prima valutazione è sintetizzata dalla stampa con toni da verdetto già emesso, come “missione fallita” e “flop navale”. A oggi non può che registrarsi uno sfavorevole rapporto costi-benefici, tanto che si ventila un intervento della Procura della Corte dei Conti per danno erariale. Insomma Tirana, come già nel passato, non sembra che ci porti bene. (Il Riformista)
Su altri giornali
Dopo che ieri il governo ha tentato di blindare i rimpatri con un decreto ad hoc, fonti di agenzia riferiscono oggi dell’azione formale del Viminale contro il Tribunale di Roma. Il ministero degli Interni ha dato mandato all'avvocatura dello Stato di preparare il ricorso in Cassazione contro la sentenza che ha bocciato il trattenimento dei 12 migranti in Albania. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
(Perugia) Abbiamo chiesto a Moreno Pasquinelli, candidato alla Presidenza della Regione dell’Umbria per il Fronte del Dissenso, quale sarebbe, in ordine di importanza, il primo provvedimento in caso di vittoria elettorale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
MIGRANTI IN ALBANIA, IL VIMINALE RICORRE IN CASSAZIONE DOPO LA BOCCIATURA DEI TRATTENIMENTI. Dopo il decreto legge con la lista dei Paesi sicuri, oggi il ministero dell’Interno ha presentato un ricorso in Cassazione contro le ordinanze del tribunale di Roma. (Il Fatto Quotidiano)
"Se leggiamo i provvedimenti del Tribunale di Roma di qualche giorno fa, e lo dico senza polemica, il meccanismo dei rimpatri semplicemente non esiste più e dovremmo rendere conto in sede europea del perché non tuteliamo i nostri confini, che sono confini europei". (il Giornale)
Nel corso della conferenza stampa che ha annunciato la lista dei paesi sicuri in cui poter effettuare i rimpatri di migranti, il ministro dell'interno Matteo Paintedosi ha spiegato che "l'elenco coinvolge 19 paesi e non più 22" aggiungendo anche che le nazioni tagliate fuori sono Nigeria, Colombia e Camerun, in quanto ritenuti paesi non sicuri. (la Repubblica)
Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in una conferenza stampa al termine del cdm che ha approvato il decreto legge sulla lista dei Paesi considerati sicuri. (Corriere TV)