Dazi, Trudeau dopo incontro con Trump: "Una conversazione eccellente"
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato di aver avuto una "conversazione eccellente" con Donald Trump nel suo club di Mar-a-Lago dopo che il presidente eletto aveva minacciato di imporre tariffe doganali elevate sui prodotti canadesi. Non è chiaro se la conversazione abbia alleviato le preoccupazioni del tycoon. Mentre lasciava il suo hotel di West Palm Beach, Trudeau si è fermato brevemente per rispondere alla domanda di un giornalista sulla cena di lavoro, dicendo che era stata "un'eccellente conversazione". (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Un dollaro forte sta spingendo al rialzo i rendimenti dei titoli di Stato americani, provocando un lieve calo nei future sugli indici azionari e una svendita nel mercato delle criptovalute. L'indice USDIDX del dollaro statunitense rimbalza da una zona di supporto chiave, sostenuto dalle minacce del futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di imporre dazi del 100% ai paesi membri dei BRICS. (XTB)
Nel frattempo la divisa statunitense si apprezza anche sullo yen del Giappone, riportandosi sopra quota 150 yen e in generale su tutte le maggiori valute.In particolare il renminbi cala ai minimi da un anno a questa parte, con il dollaro che sale a 7,29 yuan. (Tiscali Notizie)
Giusta considerazione, però è difficile pensare che, nel momento di segnare con qualche ballon d’essai l’esordio della nuova presidenza americana, Donald Trump rinunci all’idea di limitare le importazioni utilizzando come una clava lo strumento dei dazi. (ilmessaggero.it)
Ammonterebbero al 25% del valore di ogni bene nuovo che varchi le frontiere, e sarebbero imposti fin quando Canada e Messico non rafforzeranno i controlli contro la movimentazione di droghe, in primis il Fentanyl, e dei migranti illegali. (La Gazzetta dello Sport)
Nell’ambito finanziario il gruppo ha avviato riflessioni su un abbandono del dollaro, che per gli scambi internazionali è la valuta di riferimento, e sulla creazione di una moneta comune. (rsi.ch)
L’abisso che si è aperto davanti agli Stati Uniti (ossia al principale imperialismo, quello occidentale) è di dimensioni tali da annebbiare la mente. Deve essere per questo che nell’ultimo decennio i gruppi dominanti quel paese hanno selezionato personaggi davvero improbabili come “presidenti”. (Contropiano)