Canone Rai, Lega e Forza Italia divise: "Sì al taglio", "Ritirino l'emendamento"
Sulle sorti del canone Rai ancora non ci sono certezze. Restano infatti le divisioni all'interno della maggioranza. La Lega, che ha presentato l’emendamento alla manovra per confermare il taglio da 90 a 70 euro, si dice sicura che, alla fine, si riuscirà "a trovare il giusto punto di equilibrio". "Credo che la maggioranza sia compatta - ha spiegato a LaPresse il capogruppo del Carroccio in commissione Vigilanza Giorgio Maria Bergesio - noi non stiamo sottraendo risorse alla Rai, ma le prendiamo dalla fiscalità generale come condiviso" nella manovra 2024 "da tutto il centrodestra compatto. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri giornali
"Il canone Rai è un tema divisivo, è stato sancito dal vertice di ieri. Ci sono tante ottime proposte che trovano condivisione di tutta la maggioranza, lavoreremo su quello ", dichiara apertamente il senatore di Forza Italia Dario Damiami, membro della commissione Bilancio del Senato, riferendosi al vertice di maggioranza che si è tenuto ieri a casa del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (il Giornale)
ROMA (Trentino)
Alla prima prova dei fatti, l'intesa sbandierata ieri al termine della riunione co… (la Repubblica)
Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, nonostante il vertice a casa della Presidente del Consiglio, i tre leader di maggioranza non hanno ancora trovato la quadra giusta per assecondare la richiesta della Lega di abbassare il costo del canone Rai da 90 a 70 euro, cifra pagata da tutti i cittadini nel 2024, ma che non è stata confermata nel disegno della Legge di Bilancio 2025. (Calcio e Finanza)
Il richiamo all’ordine di Giorgia Meloni sulla manovra (niente liti e profilo basso), non ha evitato l’ennesima scaramuccia tra Lega e FI, stavolta sul canone Rai. Oggetto del contendere, un emendamento al dl fiscale del Carroccio per tagliarlo di 20 euro (da 90 a 70), che però gli azzurri non sembrano disposti a far passare, tanto più che l’ordine di scuderia arrivato da Palazzo Chigi è stato chiaro: ci sarà spazio solo per proposte di modifica condivise. (Avvenire)
Ieri la giornata è cominciata con la Lega che manifestava la volontà di andare avanti sulla richiesta, sostenuta nei giorni scorsi dallo stesso leader Matteo Salvini, di confermare il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro applicato nel 2024 (cosa che il disegno di legge di Bilancio per il 2025 invece non fa). (Corriere della Sera)