Alzheimer: come prevenire e contrastare il declino cognitivo con uno stile di vita sano

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S&H Magazine SALUTE

Uno stile di vita sano e gli screening di prevenzione aiutano a contrastare l’ Alzheimer , una patologia che porta al progressivo deterioramento delle funzioni cognitive, delle capacità funzionali e delle relazioni sociali di una persona. Esistono una serie di azioni protettive da mettere in atto nelle varie fasi dell’esistenza, sino alle età più avanzate. Ecco alcuni consigli del dottor Gianluca Floris , neurologo del Policlinico Duilio Casula, per limitare lo sviluppo della malattia: « Risulta fondamentale promuovere degli stili di vita adeguati in termini di alimentazione, attività fisica, correzioni dei disturbi di vista e di udito, vita sociale attiva, astensione da agenti tossici e screening sui principali fattori di rischio in età media e tardiva ». (S&H Magazine)

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C'è ancora un fortissimo... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Meno del 50%, viene preso in carico dai centri specializzati. Secondo le stime riportate dall’ultimo rapporto Censis le persone affette da demenza sono nel nostro Paese un milione 200mila, di cui la metà è colpita proprio dall’Alzheimer. (Servizio Informazione Religiosa)

Nel mondo 8 persone su 10 ritengono erroneamente che la demenza sia una normale conseguenza dell’invecchiamento, piuttosto che una condizione medica, una patologia quale è. E questa convinzione sbagliata è dilagata, se si considera che 5 anni fa la percentuale di persone che rispondevano così era ben più bassa, pari al 66%. (TuttoSanità)

L’80% della popolazione mondiale ritiene erroneamente che la demenza sia una normale conseguenza dell’invecchiamento: era il 66% nel 2019. In Italia quasi 1,5 milioni di persone con demenza. Ancora forte lo stigma (La Difesa del Popolo)

Oggi nel mondo quasi 50 milioni di persone sono affette da Alzheimer, una patologia neurodegenerativa piuttosto subdola. Adv (Tagmedicina.it)

In Italia sono 1.480.000 le persone con demenza, destinate a diventare 2.300.000 entro il 2050, così afferma Katia Pinto, presidente della Federazione Alzheimer. C’è ancora un fortissimo stigma di fronte alla demenza che porta, dunque, ad isolamento sociale, che contribuisce a peggiorarne i sintomi e la salute mentale in generale. (Tp24)