L'offensiva su Rafah e il ruolo dell'Egitto: cosa potrebbe succedere secondo il generale Capitini

Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Fanpage.it ESTERI

Il generale Paolo Capitini: "Una nazione come l'Egitto, con gravi problemi interni, potrebbe decidere di fare la voce grossa anche militarmente. Ciò potrebbe accadere se gli israeliani decidessero di spingere fisicamente i palestinesi verso il confine egiziano, oggi 'protetto' da muri di cinta alti oltre dieci metri e da chilometri di filo spinato". (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri media

L'intera operazione è stata coordinata da una war room dei servizi d'intelligence interni dello Shin Bet, riferiscono i media israeliani. (Adnkronos) – E' durata un'ora e mezza e ha coinvolto servizi d'intelligence, reparti d'elite e forze aeree l'operazione con la quale sono stati liberati a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, i due ostaggi israeliani Fernando Marman, 61 anni, e Louis Har, 70. (Sardegna Reporter)

Lo riferisce Nbc News che cita "cinque persone a contatto diretto con i commenti" e afferma che Biden si sarebbe 'sfogato' anche con donatori della sua campagna. Il presidente americano, secondo tre fonti, avrebbe persino definito Netanyahu uno "str... (Adnkronos)

Post Views: 44 Related posts: Ucraina-Russia, attacco Mosca vicino Donetsk. A Belgorod “Kiev usa bombe a grappolo” (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Abbiamo messo in guardia contro le azioni che violano le leggi della guerra. "Una potenziale incursione militare a tutti gli effetti a Rafah - dove circa 1,5 milioni di palestinesi sono stipati contro il confine egiziano con nessun altro luogo dove fuggire - è terrificante. (il Dolomiti)

(Adnkronos) – In collaborazione con: Crazy Time (Periodico Daily)

Israele sta uccidendo troppi civili a Gaza e dopo aver definito appena pochi giorni fa «over the top», eccessiva, la risposta di Benyamin Netanyahu al massacro di Hamas del 7 ottobre, il presidente americano ora appare furioso proprio con il primo ministro israeliano, tanto da riferirsi a lui con epiteti poco lusinghieri, se non addirittura insulti. (Gazzetta del Sud)