Benetton si ritira dal mercato giapponese
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Prosegue la spending review del ceo Claudio Sforza. Con un annuncio secco sul profilo Instagram locale, il gruppo dei maglioncini colorati ha annunciato che lascerà lo storico mercato giapponese. Nel Paese la controllata Benetton Japan Co Ltd. Il nodo della rete italiana (Milano Finanza)
Su altre fonti
A riportarlo è l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore. A un anno dalla crisi finanziaria e industriale che ha colpito l’azienda tessile, e a soli quattro mesi dall’arrivo del nuovo amministratore delegato Claudio Sforza, il supporto del principale azionista, la holding di famiglia Edizione, insieme alle azioni intraprese dal nuovo management nell’ambito del piano di risanamento, sembra iniziare a portare risultati positivi. (Calcio e Finanza)
Benetton Group sposta il suo cuore amministrativo da Villa Minelli a Castrette. Da Fabrica alla fabbrica, da marmi settecenteschi, affreschi e verde del parco a cemento e tiranti d’acciaio: il messaggio di spending review lanciato dal regista del trasloco, l’amministratore delegato Claudio Sforza, è di una potenza schiacciante. (La Tribuna di Treviso)
Dopo anni di crescita esponenziale, il gruppo ha affrontato negli ultimi tempi una fase di declino e di difficoltà economiche. La società fondata dalla famiglia Benetton si è distinta negli anni anche per le campagne pubblicitarie innovative studiate insieme al fotografo Oliviero Toscani. (inItalia)
L’uscita della società dal Paese del Sol Levante si inserisce nel processo di riassestamento dell’azienda, che è stato costellato negli ultimi mesi da giri di poltrone e prospettive di rilancio. (Pambianconews)
Leggi tutta la notizia L'indiscrezione è di quelle davvero importanti, pur mancando ancora l'ufficialità da parte ... (Virgilio)
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, l’insegna di Ponzano Veneto potrebbe chiudere il 2024 con perdite dimezzate rispetto al «rosso» di 230 milioni registrato lo scorso anno e che indusse Luciano Benetton, in primavera, a rilasciare al Corriere della Sera un’intervista infuocata in cui addebitava il risultato ai manager. (Corriere della Sera)
