Caso di malaria in Veneto, ulteriori analisi: non è autoctono
– Un caso di malaria ha fatto tremare la sanità veneta, e il virologo Roberto Burioni invitava tutti all’allerta. Ieri infatti la direzione prevenzione della regione Veneto aveva reso noto un caso. Fortunatamente però, le indagini della regione hanno accertato oggi che non si tratta di un caso di malaria autoctono ma di importazione. Scongiurando l’ipotesi peggiore, che aveva subito fatto gridare all’allarme il virologo del San Raffaele: “Se autoctono un guaio che neanche vi immaginate. (il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altri media
«Il Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’Usl9 Scaligera - spiega una nota della stessa Direzione nel sito della Regione - ha completato un’approfondita analisi epidemiologica, dalla quale sono emersi elementi determinanti per escludere la possibilità che si tratti di un caso autoctono. (Corriere della Sera)
Sembra che Altroché dengue". (Secolo d'Italia)
L’indagine epidemiologica È stato in Nigeria 20 giorni fa l’uomo che colpito dalla malaria a Verona. Quando è stata fatta la diagnosi si riteneva che il caso fosse autoctono, quindi riguardante una persona mai uscita dall’Italia. (la Repubblica)
Sembra dunque rientrare l'allarme rispetto al rischio di vedere ricomparire la malaria in Italia. Il paziente non avrebbe riferito, per motivi personali, il viaggio in Africa nelle prime indagini dell'autorità sanitaria. (Adnkronos)
Caso autoctono che, dopo l'indagine dell'Ulss 9 Scaligera, non è stato confermato, perché è emerso che il paziente era rientrato da un viaggio in una zona endemica dell'Africa. Malaria in Veneto, Roberto Burioni aveva lanciato l'allarme parlando, se fosse stato confermato il caso autoctono segnalato a Verona, di un guaio inimmaginabile. (ilgazzettino.it)
La nota della Regione Veneto: "Dopo un recente viaggio all'estero in area endemica" (LAPRESSE)