Matteo Salvini dopo la sentenza del processo Open Arms: la festa, il messaggio alla sinistra e un annuncio
Dopo la conclusione del processo Open Arms e la sentenza che lo assolve definitivamente, Matteo Salvini festeggia a Palermo con la compagna Francesca Verdini. Raggiunto dalla stampa, il leader della Lega ha lanciato un messaggio alla sinistra e annunciato una riforma della Giustizia. Pur senza fornire date ufficiali, Salvini ha lasciato intendere che la riforma sarà attuata a breve. I festeggiamenti dopo la sentenza Matteo Salvini e il messaggio alla sinistra L’annuncio dopo il processo Open Arms I festeggiamenti dopo la sentenza Dopo la sentenza e il processo Open Arms, i giornalisti hanno raggiunto Matteo Salvini, che si trovava all’hotel Wagner di Palermo con la compagna. (Virgilio Notizie)
La notizia riportata su altri giornali
L'occasione è stata «l'assoluzione con formula piena» con cui si è concluso il processo Open Arms, che vedeva imputato Salvini. La Lega fa sapere che «Salvini ha particolarmente apprezzato l'attenzione e la gentilezza di Pier Silvio Berlusconi, e ha ricordato con grande affetto le battaglie per una giustizia giusta affrontate da Silvio Berlusconi e che il centrodestra vuole portare a termine». (Corriere della Sera)
Matteo Salvini in tribunale a Palermo (il Giornale)
Una volta tanto possiamo dire che è stata fatta giustizia.S alvini non si è perso d’animo in tutti questi anni, ha lottato con coraggio e con orgoglio e alla fine ha vinto. Assoluzione piena, perché il fatto non sussiste. (Nicola Porro)
''Non sono abituato a fuggire dalle mie responsabilità a differenza di altri... In quel Tribunale ho sempre detto 'rivendico tutto quello che ho fatto', e se dovete prendervela con qualcuno, prendetevela con me... (Adnkronos)
Ma le Ong lamentano che è uno stop ai salvataggi«Ma no, la sentenza si riferirà a questo caso. Aspettiamo la motivazione. (Corriere Roma)
Matteo Salvini, per la sua prima uscita pubblica dopo l’assoluzione sul caso Open Arms, che lo ha visto imputato per sequestro di migranti, si aspettava forse un bagno di folla. In realtà ieri pomeriggio, ad attenderlo sotto un gazebo, c’erano una trentina di militanti. (la Repubblica)