Cercapersone esplosivi contro Hezbollah, perché Israele ha colpito ora?

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Israele, che ancora non rivendica l'azione, avrebbe attivato il piano messo a punto per far esplodere i cercapersone di cui erano in possesso i membri di Hezbollah "nel timore che il complotto stesse per essere scoperto dal gruppo terroristico". A riferirne sono tre funzionari statunitensi citati da Axios. "Era una situazione in cui si rischiava di perdere le capacità non utilizzate", ha dichiarato un funzionario statunitense illustrando le ragioni che hanno spinto Israele a compiere l'attacco ieri. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri media

Il commento dell'esperto di cybersicurezza Stefano Zanero, docente di Ingegneria informatica del Politecnico di Milano. Un'esplosione simultanea dei cercapersone di centinaia di miliziani di Hezbollah in Libano ha causato otto vittime e quasi 3.000 feriti. (Fanpage.it)

E i telefonini han preso a squillare. «C’è un’emergenza», ha detto il ministro della Salute, Firass Abiad. Dalle vie intorno al Serraglio, sono d’improvviso saliti i clacson, le sirene, le urla. (Corriere della Sera)

Le azioni del Mossad sono sempre seguite da un intreccio di versioni, storie più o meno verosimili. È lo schermo di protezione ma anche un atto di guerra psicologica per sfruttare la «confusione» nel campo avversario. (Corriere della Sera)

Cosa ha fatto esplodere i cercapersone di Hezbollah, l'esperto: "Non è stato un hacker, il motivo è un altro"

Ma la storia si apre anche a punti di domanda: come hanno fatto a farli esplodere ? Gli indizi tecnici sono questi: un funzionario dell’Hezbollah ipotizza che un malware possa averne causato l’esplosione. (Il Sole 24 ORE)

La batteria del cercapersone che i miliziani di Hezbollah portano nelle tasche o alla cintura esplode violentemente. Una di quelle operazioni che negli anni hanno costruito e poi consolidato la fama - recentemente appannata - dei suoi servizi segreti. (ilmessaggero.it)