Mille lavoratori cuneesi in corteo a Torino per lo sciopero, altissima adesione nelle aziende - La Guida
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.000 in corteo a Torino per protestare contro la manovra di bilancio del governo Meloni. Questi i numeri dello sciopero generale di oggi venerdì 29 novembre proclamato da CGIL e UIL nella manifestazione a Torino dove hanno preso parte i lavoratori cunessi. Circa 1.000 i cuneesi che hanno raggiunto Torino per partecipare alla manifestazione. “Lo sciopero nazionale ha registrato una buona adesione nelle principali aziende della nostra provincia – dice Piertomaso Bergesio della Cgil – . (LaGuida.it)
La notizia riportata su altri giornali
Bruciate in strada le foto della premier Meloni e un fantoccio raffigurante il ministro Salvini Al corteo hanno aderito anche gli studenti universitari torinesi. (Sky Tg24 )
Protagonista il cosiddetto «spezzone sociale», da sempre in coda durante le manifestazioni dei lavoratori, e che dopo il libera tutti della piazza torinese ha dato il via a un altro corteo, autonomo, in giro per le vie del centro con cori contro Salvini, la Tav e per la liberazione della Palestina. (il manifesto)
Aggiungi ai tuoi preferiti “Stiamo assistendo a un’escalation di violenza contro le forze dell’ordine – continua – e il bilancio in questo momento è di 6 poliziotti feriti. (COISP)
Un clima pesante alimentato da frange estreme che si organizzano con il solo scopo di attaccare chi opera per garantire il diritto di manifestare le proprie idee. "Oggi a Torino le stesse bandiere sventolate in nome della pace sono state scagliate contro gli operatori di polizia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Torino, i manifestanti danno fuoco alle sagome di Meloni e Salvini (La Stampa)
Lo sciopero generale di otto ore indetto dai sindacati Cgil e Uil per venerdì 29 novembre rischia di limitare fortemente i servizi primari destinati ai cittadini, poiché i settori coinvolti dalla mobilitazione sono trasversali, sia pubblici che privati e includono quelli che garantiscono le prestazioni essenziali, quali la sanità, i trasporti, la scuola e – più in generale – i servizi destinati alla cittadinanza. (Italia Oggi)