"Ci vuole più Europa" ma l'Europa con la follia elettro-green sta cancellando milioni di lavoratori: li sostituiranno gli schiavi clandestini?
Il nostro Mattarella ripete imperterrito che “ci vuole più Europa” ma l'Europa è quella che ha originato il disastro dell'auto elettrica e adesso si rifiuta di prenderne atto. Anzi insiste con delirante convinzione, il nuovo commissario al clima, l'olandese Hoekstra, nominato dalla Baronessa Siringa su raccomandazione dell'olandese Timmermans, degno predecessore, ha pronunciato ieri alcune frasi agghiaccianti ma inequivocabili: prima ha boicottato per evidenti ragioni i biocarburanti, sui quali l'Italia spinge, «La realtà è che non possono far parte del mix per il settore auto perché è difficile renderli completamente neutrali dal punto di vista delle emissioni», poi, da perfetto burocrate, si è appellato alle regole Ue che non ammettono alternative: «Io credo fortemente nella tassazione green e sono convinto che la tassazione possa sostenere i nostri obiettivi”. (Il Giornale d'Italia)
La notizia riportata su altri giornali
"Mi spiace che chi dice di rappresentare lavoratori e lavoratrici stia danneggiando milioni di lavoratori e lavoratrici, perché il diritto allo sciopero nessuno lo mette in discussione, però non puoi bloccare l'Italia senza garantire fasce di garanzia": è quanto ha detto il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, in Umbria per visitare il cantiere della Guinza, la galleria che collegherà San Giustino con le Marche. (La Stampa)
Altissima l’adesione allo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale: ha aderito una media del 90% dei lavoratori con punte sino al 100%. (Collettiva.it)
Lo sciopero di ieri è stato un atto di violenza, non prevedendo neppure un minimo di fasce protette. Non tanto nei riguardi del governo, ma dei cittadini, anche loro lavoratori con non meno diritti degli scioperanti. (il Giornale)
"Questo incontro ha partorito un impegno da parte del ministero alle convocazioni delle organizzazioni sindacali e delle parti datoriali per il giorno 12 alle ore 18, sempre al ministero, e parallelamente un inizio di un lavoro congiunto che coinvolge le regioni, i comuni, le aziende e i ministeri dell'Economia e del Lavoro per trovare sia soluzioni alla vertenza di natura contrattuale, che soluzioni al più strutturale problema del trasporto pubblico locale", ha detto Stefano Malorgio, segretario generale FILT-CGIL, parlando a nome di tutte le organizzazioni sindacali che hanno partecipato all'incontro al ministero dei Trasporti con il viceministro Edoardo Rixi, in occasione dello sciopero e della conseguente manifestazione dei sindacati per il trasporto pubblico locale: "Noi raccogliamo questa proposta di percorso, ma ovviamente saremo soddisfatti quando il contratto si chiuderà, in questo momento il contratto non è ancora chiuso. (Il Sole 24 ORE)
Lo sciopero del trasporto pubblico locale ha messo in ginocchio il servizio di bus in città e quello extraurbano. Non solo a livello provinciale, ovviamente. (La Provincia di Cremona e Crema)
Giorni fa il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha detto che vi sono oggi in Italia tutti gli ingredienti - a partire dalla perdita di potere d’acquisto dei salari e degli stipendi - per giustificare una rivolta sociale. (Corriere della Sera)