Via al semestre bianco: gli ultimi sei mesi del mandato presidenziale in 10 domande e risposte
Negli ultimi sei mesi del suo mandato, che dura sette anni, il presidente della Repubblica non può sciogliere anticipatamente le Camere.
Negli ultimi sei mesi del suo settennato il presidente della Repubblica non può sciogliere anticipatamente le Camere.
In base all’articolo 88 il capo dello Stato negli ultimi sei mesi del suo mandato non può sciogliere le Camere.
Insomma per far eleggere, attraverso elezioni politiche anticipate, un Parlamento più incline a una eventuale rielezione del capo dello Stato
Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura». (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri media
Da oggi, infatti, comincia il semestre bianco, ovvero gli ultimi sei mesi del mandato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. LEGGI ANCHE => Euro 2020, la profezia di Sergio Mattarella: “Lo aveva detto”. (Periodico Italiano)
E sempre a lui resta in capo il potere di nominare i ministri su proposta del presidente del Consiglio. Messaggi alle Camere. Il Presidente può inviare alle Camere un messaggio su un argomento che ritiene particolarmente significativo per il Paese (Tiscali Notizie)
La finestra del semestre bianco fu introdotta durante i lavori dell'Assemblea Costituente con l'obiettivo di evitare che il Capo dello Stato usasse il potere di scioglimento del Parlamento per garantirsi la rielezione. (Gazzetta del Sud)
Semestre bianco, Mattarella verso la fine del mando. Ecco cosa dice l’articolo 88: «Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. L’obiettivo è adesso arrivare a febbraio 2022, quando ci sarà il successore di Sergio Mattarella (Ultim'ora News)
i sono due linee di pensiero rispetto al semestre bianco cominciato ieri: non essendo possibile sciogliere le Camere in caso di crisi, i partiti della maggioranza cominceranno ad alzare il tiro giorno dopo giorno, aumentando richieste, fibrillazioni, conflittualità; oppure, per riprendere la riflessione di Luigi Zanda, che di un futuro presidente della Repubblica come Francesco Cossiga fu portavoce per diversi anni, "sebbene la politica abbia atteso sempre questa finestra con grande trepidazione, non è mai accaduto che si dovesse rimpiangere il non poter indire elezioni in quel periodo" (la Repubblica)
“Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Il timore era infatti che un presidente autoritario in scadenza di incarico potesse prorogarsi i poteri, indicendo nuove elezioni “pilotate” per ottenere la rielezione. (L'Unione Sarda.it)