Deposito Eni, per il piano di rischio danni entro 200 metri. Il sindaco: “Inadeguato”
Tre fasce di pericolo potenziale. Quella massima, definita “zona rossa”, entro gli 80 metri dal cosiddetto “punto di rilascio” dell’eventuale incidente dentro il deposito Eni. Quella moderata, arancione, entro 130 metri. Quella gialla, la soglia cosiddetta “di attenzione”, entro i 200 metri. Oltre, nessun teorico rischio per le persone, le cose o l’ambiente. Previsione molto molto teorica però pe… (La Repubblica Firenze.it)
Ne parlano anche altri media
CALENZANO — Non è stato un errore. Ma un «disastro». (La Repubblica Firenze.it)
Ha una lunga esperienza, ha cambiato più volte ditta e conosce bene il deposito Eni di Calenzano ma adesso, dopo l’esplosione e le cinque vittime ha paura. A preoccuparlo c’è soprattutto il fatto che la manutenzione agli impianti dello stabilimento avvenisse in contemporanea al rifornimento della ben… (La Stampa)
Di questi, tre si trovano in Valbormida, quattro (almeno per ora) nell'area che va da Savona a Bergeggi e due nel ponente della provincia; tre sono industrie chimiche, gli altri 6 sono impianti di stoccaggio. (IVG.it)
Alessandro, vecchio imprenditore che non ha mai smesso però di fare l’operai… Chissà perché». (La Repubblica Firenze.it)
Ora le comunità dove sono cresciuti o che li hanno accolti sono pronte a ricordare i cinque autotrasportatori con eventi di commemorazione, giornate di lutto con bandiere a mezz'asta e manifestazioni a sostegno della sicurezza sui luoghi di lavoro. (leggo.it)
Numerose le delegazioni dei lavoratori, inclusa una dello stabilimento Eni di Livorno, tanti anche gli amministratori locali venuti a testimoniare la loro solidarietà per la seconda tragedia nel giro di pochi mesi nell'area fiorentina, dopo quella di via Mariti, lo scorso 16 febbraio, anche se hanno preferito lasciare la parola ai sindacati. (Tiscali Notizie)