Figli e stress da lavoro, la proposta dei coach: “Servono percorsi personalizzati in azienda, pre e post congedo”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Fare un figlio non è facile, ma nemmeno rientrare a lavoro è uno scherzo. Lo dice l’esperienza, ma pure il rapporto di Save the children “Le Equilibriste - La maternità in Italia 2024” dove si evidenza che una lavoratrice su cinque esce dal mercato del lavoro dopo essere diventata mamma del primo figlio e una su due lascia dopo la nascita del secondo. Il 72,8% delle convalide di dimissioni di neogenitori riguarda le donne. (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
Saper riconoscere un ambiente «tossico» in tutte queste altre forme rappresenta un aspetto cruciale se si desidera preservare il benessere personale e lavorativo. E le nuove generazioni di professioniste e professionisti lo hanno capito già. (Vanity Fair Italia)
E agisce in tre modi. Il primo è l’interruzione del lavoro alla nascita del figlio. (la Repubblica)
Con la nascita di un figlio sale la probabilità di uscita dal lavoro per la donna e si riduce per l'uomo come scrive l'Inps nel suo Rapporto annuale. La percentuale poi sale nell'anno di nascita: al 18% per le donne e scende all'8% per gli uomini. (Sky Tg24 )
Cartellino giallo o anche rosso. Anche ne… (la Repubblica)
L'obiettivo dichiarato è uno: fare in modo che la maternità e la paternità non diventino motivi per lasciare il lavoro. A Milano nasce 'Genial, genitori al lavoro', un progetto di... (Virgilio)
Il Comune e Confcommercio, nella cornice del Patto per il lavoro, hanno organizzato un corso di formazione per coppie e famiglie, pre o post nascita, per "sensibilizzare i genitori rispetto a opportunità, strumenti e norme in termini di diritto di famiglia e politiche di conciliazione, per acquisire consapevolezza sulla riorganizzazione dei costi e dei tempi, sviluppare dimestichezza su come bilanciare i carichi nella coppia". (IL GIORNO)