L'ambasciata russa in Siria è deserta: «È il segno della sconfitta, ora Putin deve trattare con Erdogan»
Le immagini dell’inviato in Siria mostrano gli esterni dell’ambasciata russa, abbandonata durante i concitati giorni della caduta del regime. «Dopo 53 anni, i russi hanno lasciato il paese – nota Cremonesi – Ora Mosca deve trattare con Ankara e chiederle il permesso affinché i suoi soldati possano rimanere nelle basi militari disseminate sul territorio». Due guardiole devastate spiegano, in particolare, quale fosse la situazione prima della caduta di Assad: «All’interno vi lavoravano delle guardie siriane messe da Assad per controllare gli ingressi all’ambasciata – spiega – I due posti sono stati presi d’assalto dai ribelli». (Corriere TV)
Ne parlano anche altre testate
Con l'incertezza di cosa accadrà alla base di Tartus dopo la caduta di Assad, la Russia sposta unità navali e assetti bellici nella Libia controllata da Khalifa Haftar. (Panorama)
La nave russa Ursa Major sembrerebbe alla deriva nel Mar Mediterraneo di fronte alle coste spagnole. L'imbarcazione civile faceva parte di un convoglio di navi russe partite dal Mar Baltico e dirette molto probabilmente verso il porto di Tartus, in Siria (ilmessaggero.it)
L'evacuazione russa dalle basi siriane è cominciata, si tratterebbe di quattro navi speciali che stanno attraversando il mar Mediterraneo, dirette verso il porto di Tartus, a Latakia. La sfida prettamente logistica sarà quella di portare i blindati, i camion e i cannoni in Russia attraverso l'Atlantico, essendo lo Stretto del Bosforo di Istanbul vietato al naviglio militare. (Il Giornale d'Italia)
L'evacuazione russa dalla base siriane è cominciata. Ma per tornare a casa, il passaggio obbligato è il Mar Mediterraneo. Dovrebbero essere quattro navi speciali dirette verso il porto di Tartus, a Latakia. (il Giornale)
Qamishli (Siria), 18 dic. - Le truppe russe caricano veicoli blindati su aerei cargo in partenza dall'aeroporto di Qamishli, nella Siria nord-orientale, più di una settimana dopo che i ribelli hanno preso Damasco e rovesciato il presidente Bashar al-Assad, sostenuto da Mosca, dove l'ex dittatore ha trovato rifugio. (Il Sole 24 ORE)
I movimenti russi in Libia riportano il Paese al centro delle attenzioni della Nato e, soprattutto, dell’Italia. (Il Fatto Quotidiano)