Tassi d’interesse alle stelle e incassi record: in 2 anni i primi sette gruppi bancari italiani raddoppiano gli utili. Dal Governo: “no a tassa sugli extraprofitti”

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Terre Marsicane ECONOMIA

Il biennio d’oro del settore bancario italiano. In due anni i primi sette gruppi bancari del Paese hanno visto quasi raddoppiare gli utili, passati da 6,7 a 12,9 miliardi di euro, per una crescita tra il primo semestre di quest’anno e lo stesso del 2022 del 93,1%. Una dinamica di natura eccezionale, trainata dall’effetto degli alti tassi di interesse e che ha consentito alle banche di conseguire una marginalità eccezionale. (Terre Marsicane)

Ne parlano anche altri media

In questo periodo si parla continuamente di un contributo straordinario delle banche allo Stato sui loro extraprofitti. Che potrebbe sembrare ingiusto se non si tenesse conto di un particolare aberrante: se una banca fallisce, i clienti perdono tutto il denaro che supera le 100mila euro. (Corriere della Sera)

I banchieri, d’altra parte, resistono fermamente a qualsiasi normativa fiscale che possa imporre prelievi forzati dai loro profitti: l’introduzione di una tassa sugli extraprofitti è stata scartata, sia per l’opposizione dell’Associazione Bancaria Italiana sia per il dissenso di gran parte delle forze di maggioranza, inclusi forzisti e leghisti. (ComplianceJournal.it)

E' quanto mette in luce l'economista Andrea Ferretti nell'ultima Ecopillola, dedicata appunto all'annosa questione della tassazione degli extraprofitti delle banche.PremessaNon c'è dubbio che grazie all'aumento dei tassi voluto dalla BCE in chiave anti-inflazione, le banche abbiamo registrato negli ultimi anni importanti incrementi dei loro margini. (LA STAMPA Finanza)

Eppure, se non fossimo consapevoli di trovarci di fronte a un’illusione ottica, utilizzata strumentalmente dai populismi di ogni bandiera, di destra e di sinistra, dovremmo concludere amaramente che la razionalità del governare e anche del fare opposizione si è persa completamente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Affrontare il tema del debito pubblico, scongiurare tagli e confermare la riduzione del cuneo fiscale puntando sulla crescita. E lo fanno durante la seconda giornata dell'economia organizzata dai parlamentari di Forza Italia a Milano per dialogare con aziende, partite Iva e società civile. (il Giornale)

La tassazione dei profitti di banche e grandi aziende -che dovrebbe essere cosa logica perseguita da sempre -, quando diventano ‘extra’, di male in peggio. Tema caldo non solo in Italia, ma in tutta Europa provano a spiegare gli economisti, compreso il nostro Valerio Sale che cercherà di spiegarci. (Remocontro)