Primario del pronto soccorso aggredito a manganellate a Lamezia Terme
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LAMEZIA TERME – Un episodio di violenza inaudita ha scosso l'ospedale di Lamezia Terme, dove il primario del pronto soccorso, il professor Rosario Procopio, è stato aggredito a colpi di manganello dal nipote di una paziente. L'aggressione, avvenuta all'interno della struttura ospedaliera, è scaturita dalla decisione dei medici di dimettere la nonna dell'aggressore dall'Osservazione breve intensiva. Tale decisione ha provocato una reazione violenta da parte dell'uomo, che ha colpito il primario due volte con un manganello, causando lesioni alla schiena.
Il professor Procopio, visibilmente scosso dall'accaduto, ha espresso la sua delusione e amarezza per l'episodio, sottolineando come la situazione per i medici del pronto soccorso sia diventata insostenibile. "Diventa impossibile fare il medico quando a vessarci sono i pazienti, mentre i loro parenti ci aggrediscono", ha dichiarato il primario, evidenziando le difficoltà quotidiane cui sono sottoposti i professionisti della salute, vittime di continui soprusi.
Nonostante l'approvazione del decreto antiviolenza, che contiene specifiche norme per la tutela dei professionisti della salute, il fenomeno delle aggressioni agli operatori sanitari non sembra arrestarsi. L'aggressore, un uomo di 28 anni, è stato arrestato in flagranza differita e dovrà rispondere delle sue azioni davanti alla giustizia.
L'episodio di Lamezia Terme rappresenta solo l'ultimo di una serie di attacchi contro il personale sanitario, che si trova a operare in condizioni sempre più difficili e pericolose.