Fmi: da aumento spese pubbliche Germania ricadute anche sull'Italia
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Fmi: da aumento spese pubbliche Germania ricadute anche sull'Italia Oltre che su Francia e Spagna (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 22 apr - "Il disavanzo primario della Germania dovrebbe aumentare di circa l'1% del Pil entro il 2030 rispetto al 2024, e di circa il 4% del Pil rispetto alle previsioni del World Economic Outoook di gennaio per il 2030. L'aumento sara' trainato principalmente da una maggiore spesa per la difesa e investimenti pubblici, che dovrebbero avere effetti di ricaduta anche su Francia, Italia e Spagna". (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri giornali
Che il Fondo Monetario Internazionale avesse una predilezione per le soluzioni lineari, lo sapevamo da tempo. È il suo mestiere: ridurre tutto a cifre, modelli e previsioni algebriche che ignorano le complessità della realtà sociale. (DiariodelWeb.it)
Questa instabilità arriva in un momento già delicato per le finanze pubbliche di molti Stati, che devono far fronte a spese crescenti – a partire dalla difesa – senza impattare sul debito pubblico. L’economia globale sta attraversando una fase di forte incertezza, alimentata da scelte politiche che stanno modificando rapidamente gli equilibri internazionali. (HuffPost Italia)
Il Fmi lancia l'allarme sulla stabilità finanziaria dei Paesi con la corsa al riarmo Ue: il rischio è di tagli alla spesa e tasse più alte. Il Fmi spiega che l’impatto della maggiore spesa in difesa in Ue dipenderà dalle “modalità di finanziamento, dalla risposta della politica monetaria agli shock della domanda e dalle ricadute regionali”. (la notizia)
La flat tax sul lavoro autonomo in Italia è tra i meccanismi a finire nel mirino del Fondo monetario internazionale. (La Stampa)
WASHINGTON – “L’Italia deve continuare il consolidamento del debito”. Non esita un istante Vitor Gaspar, direttore del Fiscal affairs department al Fondo monetario internazionale, quando gli chiediamo cosa dovrebbe fare il nostro Paese davanti all’incertezza che domina la scena globale, a causa delle guerre commerciali scatenate dal presidente americano Trump. (la Repubblica)
E c’è un clima di incertezza specifico per il Fondo monetario stesso. Gli “spring meetings”, gli incontro di primavera che il Fondo monetario internazionale sta tenendo in questi giorni a Washington, sono diversi dal solito. (Il Messaggero)