Prescrizione infermieristica: scoppia la polemica tra medici e infermieri

La proposta di consentire agli infermieri di prescrivere presidi e ausili sanitari divide il mondo della sanità: i medici rivendicano le proprie competenze esclusive La recente proposta di consentire agli infermieri la prescrizione di presidi e ausili sanitari (VEDI) ha sollevato un acceso dibattito tra medici e infermieri, riaccendendo la discussione sulle competenze professionali in ambito sanitario. (Nurse Times)

Se ne è parlato anche su altre testate

Le nuove specializzazioni riguarderanno le Cure Primarie e Sanità Pubblica, le Cure Pediatriche e Neonatali, e le Cure Intensive e nell’Emergenza. Il panorama della formazione infermieristica in Italia è in procinto di evolvere profondamente grazie all’annuncio del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha presentato l’introduzione di tre nuove lauree magistrali specialistiche. (AssoCareNews.it)

Quattro da inizio ottobre, in sole due settimane. Ventidue bare chiuse nel silenzio assordante di politica ed istituzioni che da mesi sollecitiamo ad intervenire raccontando, giorno dopo giorno, di una nuova vittima. (Frosinone News)

(Adnkronos) – “Soddisfazione per l’introduzione delle lauree magistrali per gli infermieri”: così – in una nota – la Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Fno Trsm e Pstrp) accoglie il provvedimento definendolo “un passo avanti nella revisione della formazione universitaria delle professioni sanitarie”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Gli infermieri la definiscono già “una riforma epocale” e cioè l'avvio di tre lauree magistrali a indirizzo clinico (dopo la triennale obbligatoria per diventare infermiere) e la possibilità per chi si specializzerà di poter fare precrizioni di tipo infermieristico. (Il Sole 24 ORE)

È la nuova proposta di riforma degli studi infermieristici. «La prescrizione presuppone una diagnosi – afferma la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) – e la diagnosi è di competenza del medico». (leggo.it)

In generale, i percorsi formativi già esistenti non verranno “buttati via”. Le Lauree Magistrali attualmente in corso continueranno a essere valide e riconosciute. (AssoCareNews.it)