Il politologo Ian Bremmer: «Il punto è se Donald vorrà favorire lo zar, non escludo che si ritiri da avamposti Nato»

Il politologo Ian Bremmer: «Il punto è se Donald vorrà favorire lo zar, non escludo che si ritiri da avamposti Nato»

Per Donald Trump la telefonata con Vladimir Putin, attesa per questa settimana, «potrebbe essere il passaggio diplomatico più importante» da quando è arrivato alla Casa Bianca. Il politologo Ian Bremmer, 55 anni, presidente e fondatore di Eurasia Group, prevede comunque un negoziato difficile. «La questione chiave è capire quanto Trump sia disposto a concedere a Putin». Tra qualche giorno i due leader potrebbero parlarsi. (Corriere della Sera)

Su altre testate

Mentre non è ancora chiaro quale sarà l’esito del tiepido accordo sulla questione ucraina tra Donald Trump e Vladimir Putin, sembra che la telefonata tra i due presidenti sia andata bene, almeno a giudicare dall’entusiasmo del Cremlino e dalle conferme della Casa Bianca (ilmessaggero.it)

Di certo c’è che la chiamata ha segnato il primo passo concreto in direzione di uno stop alle ostilità in Ucraina. Perché questa volta, a differenza delle semplici dichiarazioni d’intenti partorite al termine degli altri bilaterali, da Washington e Mosca sono arrivate le prime condizioni, e soprattutto i primi impegni, in direzione di un cessate il fuoco. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo quanto si apprende: Da Russia stop agli attacchi a infrastrutture strategiche (Today.it)

Telefonata Trump-Putin, una pausa negli attacchi a centrali e raffinerie che fa comodo a tutti
Telefonata Trump-Putin, una pausa negli attacchi a centrali e raffinerie che fa comodo a tutti

Ecco perché si deve andare cauti nel valutare la lunga telefonata fra Trump e Putin (si parla di tre ore), tanto più che non solo non conosciamo i dettagli del colloquio, ma neppure il sommario articolato degli argomenti affrontati. (ilmattino.it)

Quando a Mosca erano le 16, l’ora in cui sarebbe dovuta cominciare la telefonata con Donald Trump, Vladimir Putin si trovava all’annuale congresso della Confindustria Russa, davanti a un pubblico composto per lo più da oligarchi, compresi quelli che tre anni fa si erano detti contrari all’«operazione militare speciale», come passa in fretta il tempo. (Corriere della Sera)

Proprio lunedì sono cominciati nuovi razionamenti della corrente, con interruzioni programmate in diverse… Per gli ucraini la pausa negli attacchi contro le infrastrutture energetiche potrebbe essere molto importante: la rete di produzione e distribuzione dell’elettricità è allo stremo. (la Repubblica)