Il reporter Usa, i dissidenti russi, gli attivisti e le spie: chi sono i 24 protagonisti del maxi-scambio di prigionieri tra Russia e Occidente
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Sono 24 le persone rimesse in libertà nel più grande scambio di detenuti tra Russia e Occidente dalla fine della Guerra Fredda: giornalisti, spie e prigionieri politici. Lo scambio è avvenuto all’aeroporto di Ankara, in Turchia e ha coinvolto, oltre a Russia e Stati Uniti, anche Bielorussia, Germania, Slovenia, Polonia e Norvegia. La Russia ha liberato in tutto 16 persone, di cui quattro dirette … (la Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Lo ha detto ai giornalisti il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo avere accolto a porte chiuse un gruppo di prigionieri liberati al loro arrivo all'aeroporto di Colonia e provenienti da Ankara. È stata una "decisione giusta" quella di liberare il killer russo condannato all'ergastolo Wadim Krasikov per l'uccisione di un separatista ceceno a Berlino nel 2019, nell'importante scambio di prigionieri avvenuto tra Russia e Paesi Occidentali. (il Dolomiti)
Russia, Vladimir Putin accoglie i prigionieri liberati dagli Stati Uniti 02 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)
Gershkovich: vorrei aiutare i numerosi prigionieri politici in Russia Base Andrews, 2 ago. Nelle immagini del 1 agosto agosto, Gershkovich afferma che gli piacerebbe "fare qualcosa" per aiutare gli altri prigionieri politici meno conosciuti detenuti nelle carceri russe. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Grazie alla mediazione dell’intelligence turca, i “patrioti” di Mosca che da anni erano detenuti in Occidente tornano a casa nello scambio prigionieri tra i più spettacolari della storia delle relazioni Usa-Russia (Il Fatto Quotidiano)
Detenuti scomparsi da giorni, aerei militari e governativi in volo, silenzi e mezze conferme: il più grosso scambio di prigionieri tra la Russia e i paesi occidentali (Stati Uniti in testa, ma non solo) si è realizzato dopo ore di voci e notizie impossibili da verificare. (Valigia Blu)
Arrivati negli Usa i prigionieri liberati da Mosca, ad accoglierli Biden e Harris (Il Mattino di Padova)