Al Parlamento europeo l’ultradestra si spacca: pronti quattro gruppi l’uno contro l’altro

La mano di Putin sull’Europa non si è mossa solo prima delle elezioni con disinformazione e guerra ibrida. Si sta muovendo anche adesso. E stende la sua ombra sull’organizzazione interna delle forze politiche presenti nel Parlamento europeo. C’è infatti la concreta possibilità che nascano altri due nuovi gruppi di eurodeputati schierati all’estrema destra e soprattutto totalmente fede… (la Repubblica)

Su altri media

Nomine europee, Tajani: "Le parole di Salvini non influiscono sulle trattative dell'Italia" (La Stampa)

Il vicepremier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, tra i leader del Ppe, spiega in una intervista al Messaggero come l'accordo raggiunto giovedì sera a Bruxelles al Consiglio Ue tra popolari, socialisti e liberali sui cosiddetti top jobs non precluda sviluppi futuri. (Liberoquotidiano.it)

Il giorno dopo che la premier, «isolata in Europa», ha votato nel Consiglio di Bruxelles contro le designazione del socialista Antonio Costa a presidente del Consiglio d’Europa e della liberal Kaja Kallas ad Alto rappresentante per la politica estera e si è astenuta sulla scelta di riconfermare la popolare Ursula von der Leyen a capo della commissione Ue, la maggioranza appare divisa offrendo il fianco al centrosinistra. (Corriere della Sera)

Lega, Ue arrogante,non più rinviabile gruppo dei patrioti

Non è il mio linguaggio, ma non influiscono sul peso dell’Italia. “Non influiscono queste parole: sono giudizi politici. (il Giornale)

Cosa succede nella destra europea? E’ questa una delle domande più gettonate in queste ore a Bruxelles e a Roma, perché anche in questo caso protagonista in un senso o l’altro è sempre la premier italiana Giorgia Meloni. (Policy Maker)

"Davanti all'arroganza di Bruxelles, che sulle nomine si comporta come se nulla fosse dopo il voto dei cittadini, e che non aspetta l'esito delle elezioni francesi, è quantomai necessario unire le forze di chi vuole cambiare l'Europa e offrire una alternativa alle sciagurate sinistre. (Alto Adige)