The Substance, un omaggio all'horror degli Anni Ottanta. Tra numerose citazioni e l'eco di Dorian Gray
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Focus L’ossessione per la giovinezza perduta, l’incapacità (o anche, se si vuole continuare a fare il proprio lavoro, l’impossibilità) di accettare la vecchiaia e il decadimento del corpo, più ancora che la mera ossessione per il successo, sono temi ricorrenti nel cinema e nella letteratura. Nel caso di The Substance, il nuovo film di Coralie Fargeat, queste tematiche vengono fuse con l’ancor più classica tematica dello sdoppiamento, accorpando una dicotomia molto classica alla Jekyll/Hyde con echi nemmeno tanto nascosti dal Dorian Gray di Oscar Wilde per creare un insieme accattivante e moderatamente trasgressivo che - tra citazioni numerose anche tematicamente ultronee - si rifa in modo esplicito all’horror mutazionale che negli anni ’80, in particolare (ma anche prima e dopo, naturalmente), aveva dato vita al tripudio visionario del cosiddetto body horror che traeva in genere vantaggio visivamente dall’abilità di effettisti ed esperti del trucco capaci di plasmare e modificare la carne umana in versioni grottesche e talvolta selvaggiamente ripugnanti. (MYmovies.it)
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Il treno del ringiovanimento della propria carriera per Demi Moore meglio di così non poteva capitare. Moore è protagonista particolare di The Substance (qui la nostra recensione), l’opera seconda della regista francese Coralie Fargeat, dove l’attrice interpreta Elisabeth una star dell’aerobica in tv – modello tutina alla Jane Fonda – che vista l’età viene ferocemente messa da parte da un bavoso e squallido direttore di rete (Dennis Quaid). (Il Fatto Quotidiano)
L’ossessione della bellezza da mantenere a tutti i costi, contro il tempo che passa. Ci sono questi temi in The Substance di Coralie Fargeat, il film con Demi Moore e Margaret Qualley che è in questi giorni nelle sale italiane, dopo essere stato in concorso al festival di Cannes, dove ha vinto il premio per la sceneggiatura. (Luce)
È un ritratto crudo e realistico di cosa significhi dover essere una versione di sé "più giovane e più perfetta". "The Substance" di Coralie Fargeat, con Demi Moore e Margaret Qualley, è più di un semplice horror (Fanpage.it)
Diretto dalla regista francese Coralie Fargeat, «The substance», è un film spietato, che mostra nella loro brutalità le storture della società contemporanea, ossessionata dall'immagine, dall'idea di bellezza e giovinezza. (ilmattino.it)
Il film mi ha fatto capire che devo apprezzarmi così come sono. Mi devo riprendere». (leggo.it)
The Substance di Coralie Fargeat è un buon film sulla bellezza stereotipata, la paura di invecchiare e come l'industria dell'intrattenimento affronta entrambe, ma è nel suo lato body horror che eccelle. (GQ Italia)