Brandeburgo, Spd vince le elezioni regionali ma i neonazisti di AfD avanzano
Per l’ennesima volta i socialdemocratici tedeschi della Spd che fa riferimento al cancelliere Scholz vincono le elezioni regionali nel Brandeburgo ma l’estrema destra si avvicina Sospiro di sollievo per il cancelliere Olaf Scholz. Il suo partito, il Partito Socialdemocratico Tedesco (Spd), ha respinto l’avanzata dell’ultradestra di Alternative für Deutschland (Afd), vincendo le elezioni regionali del Brandeburgo e mantenendo per l’ottava volta consecutiva il controllo del Land. (FIRSTonline)
Ne parlano anche altri giornali
Milano, 22 set. Il Cancelliere è attualmente a New York per il Future Summit delle Nazioni Unite: è “completamente soddisfatto”, si rende noto. (Agenzia askanews)
In questa intervista con Repubblica, Schaefer si dice sollevato dall’ottimo risultato del Brandeburgo – «una bellissima sorpresa» – ma torna a invitare il cancelliere Scholz «a reinventarsi, … (la Repubblica)
Data dai sondaggi perdente di pochi punti con la vittoria degli estremisti di destra di Alternativa per la Germania (AfD), la Spd è invece arrivata prima al 31,3%. AfD si è attestata al 29,5%, seguita dalla sinistra populista dell'Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw) al 12,4% e dai popolari dell'Unione cristiano-democratica (Cdu) all'11,9%. (il Giornale)
Di Roberto Brunelli BERLINO "È stata una rimonta furiosa", sibila con un sospiro Kevin Kühnert, capo organizzativo del partito socialdemocratico di Olaf Scholz, pochi minuti dopo la chiusura dei seggi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ma grande sollievo anche a Berlino, dove un crollo della Spd nel Land che circonda la capitale, e che da dopo l'unificazione è sempre stato governato dal partito socialdemocratico, avrebbe potuto innescare un terremoto tale da scuotere anche la poltrona del cancelliere Olaf Scholz. (ilmessaggero.it)
Non sarà così, dato che dalle elezioni nel Land il partito di governo rimane primo al 30,9%, ben oltre le previsioni della vigilia, con gli ultranazionalisti che, anche loro sopra le attese, si fermano al 29,2%, in forte crescita rispetto al 23,5% del 2019. (Il Fatto Quotidiano)