Calderoli difende la legge sull’Autonomia: “Su 43 eccezioni, la Consulta ne ha accolte 7”
Roberto Calderoli, padre della riforma sull’Autonomia differenziata, difende la normativa dopo i rilievi di illegittimità della Corte costituzionale. “Prendo e farò tesoro degli indirizzi della sentenza della Consulta”, dice il titolare degli Affari regionali in un incontro a Rovato nel Bresciano coi militanti della Lega alla presenza del governatore lombardo Attilio Fontana. “La legge nel suo impianto regge”, argomenta Calderoli: “E’ composta di 11 articoli e 45 commi. (TGR Lombardia)
Se ne è parlato anche su altre testate
Una previsione che scatena le proteste dei promotori che del referendum avevano fatto la loro battaglia: «È questo governo che si deve fermare e abrogare la legge Calderoli, noi andremo avanti», avverte la segretaria dem Elly Schlein, mentre il segretario di +Europa, Riccardo Magi, invoca «rispetto per l’autonomia dei giudici». (Corriere della Sera)
Roma, 16 nov. – Torna incandescente il clima intorno all’autonomia differenziata dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha ravvisato l’incostituzionalità di sette profili della legge Calderoli. (Agenzia askanews)
Penso alla siccità già lavorando per quella del prossimo anno, è una cosa un pò più complicata". "Parliamo dell'autonomia differenziata? Si, ma vede io qui sono alle prese con cose più importanti. (Tiscali Notizie)
Dopo due giorni di Camera di consiglio, giovedì 14 novembre è arrivata la decisione della Corte costituzionale che ha accolto parzialmente i ricorsi delle quattro Regioni guidate dal centrosinistra (Campania, Puglia, Sardegna e Toscana) che hanno impugnato la legge Calderoli. (Il Mattino di Padova)
Spetta ora al Parlamento "colmare i vuoti derivanti dall'accoglimento di alcune delle questioni sollevate" dalle Regioni che avevano fatto ricorso (AGI - Agenzia Italia)
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata, ha invitato il centrodestra a cogliere l’occasione per una revisione del testo, al fine di evitare il referendum. (Orizzonte Scuola)