Trump nomina all'Fbi il fedelissimo Patel per affondare il bureau
NEW YORK Nulla più della scelta di Kash Patel come capo dell’Fbi evidenzia la distanza fra il Trump del primo e del secondo mandato e la sua volontà di provocare un terremoto nelle istituzioni democratiche, radendo al suolo un sistema giudiziario e di polizia nel quale vede un deep state a lui ostile. Donald Trump scoprì Patel, un procuratore impegnato a dimostrare la falsità della tesi di un appoggio della Russia di Putin alla sua candidatura, nell’ultimo anno di presidenza. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Il 44enne di origini indiane è solo l'ultimo nome controverso scelto dal tycoon per la sua nuova amministrazione. Ma i senatori repubblicani più moderati potrebbero opporsi (Open)
Uno sceriffo della Florida guiderà l’agenzia antidroga nella lotta ai cartelli messicani. Donald Trump ha nominato Chad Chronister, sceriffo della contea di Hillsborough, a capo della Dea, acronimo con cui è più famosa la Drug Enforcement Administration, la maggiore agenzia antidroga al mondo. (la Repubblica)
Nel corso della campagna elettorale per le presidenziali, Trump ha spesso citato i rivoltosi che hanno partecipato all'assalto al Congresso americano del 6 gennaio 2001, identificandoli come gli “ostaggi J6” – da January 6 – e giurando di scarcerarli in caso di vittoria. (WIRED Italia)
Dario Mazzocchi 02 dicembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
NEW YORK – Tre settimane di nomine mozzafiato hanno già mostrato all’America e al mondo fino a che punto la volontà di Donald Trump di governare in modo autoritario, demolendo il sistema di pesi e contrappesi della democrazia americana e offrendo a suoi fedelissimi tutti i ruoli chiavi, fosse reale e non un espediente retorico buono solo per la campagna elettorale. (Corriere della Sera)
Prima di tutto, Patel sostiene la necessità di perseguitare i nemici di Trump: «Troveremo i cospiratori, non solo nel governo ma nei media. (il manifesto)