Statalisti rassegnatevi: ecco i 26 successi di Milei
Javier Milei si è definito un anarcocapitalista a lungo termine e un miniarchico a breve termine. Al momento della sua elezione, l’Argentina era sull’orlo della peggiore crisi della sua storia perché si registravano squilibri peggiori rispetto alle tre precedenti crisi argentine. L’Argentina presentava, soprattutto, un deficit gemello, ovvero un disavanzo pubblico ed un disavanzo delle partite correnti (nella bilancia dei pagamenti, le partite correnti sintetizzano la posizione debitoria o creditoria di un paese nei confronti del resto del mondo, le partite correnti sono costituite dalle transazioni che quel paese effettua per la vendita e per l’acquisto di beni e servizi) pari al 17% del PIL (con il 4% l’allarme è giallo, con l’8% la catastrofe è imminente…). (Nicola Porro)
Su altre testate
Nel mese di ottobre, l’indice dei prezzi al consumo è salito del 2,7% rispetto a settembre. Si è trattato del dato più basso dal novembre del 2021. (InvestireOggi.it)
L’amministrazione di Javier Milei ha ridotto molte uscite del bilancio pubblico nazionale e ha aumentato alcune voci meno del tasso d’inflazione, che quindi sono diminuite in termini reali. L’inflazione sta scendendo, i conti pubblici sono migliorati e il Prodotto interno lordo dovrebbe tornare a crescere nel 2025, ma la povertà rimane molto elevata. (ISPI)
Il consumo privato al dettaglio ha ripreso a crescere in Argentina ad ottobre ad un ritmo del 2,9% su anno dopo 20 mesi di contrazione ininterrotta secondo dati della Confederazione argentina delle medie imprese (Came). (ANSA Brasil)
Milei: in Argentina la recessione è finita Milano, 8 nov. (QUOTIDIANO NAZIONALE)