VIDEO Nucleare, Salvini: "Se ci fosse referendum vincerebbe il sì"

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Ponte sullo Stretto Messina

Il ministro delle Infrastrutture nel suo intervento al forum Ambrosetti di Cernobbio “Riportare l’Italia nei Paesi civili e sviluppati che si stanno dotando di nucleare è fondamentale altrimenti è una resa incondizionata. Io penso che se ci fosse un referendum oggi vincerebbe il sì, è chiaro che se lo fai dopo Chernobyl o i disastri in Giappone hai una risposta emotiva”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini nel suo intervento al forum Ambrosetti a Cernobbio. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altre testate

È su queste basi che il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha declinato al Forum Ambrosetti di Cernobbio il proprio “Piano decennale per le infrastrutture”. (Il Sole 24 ORE)

ROMA (ITALPRESS) – “Ritengo che riportare l’Italia nel contesto dell’energia pulita, moderna ed efficiente del nucleare sia una delle sfide più importanti del nostro governo. Ne va dello sviluppo, della crescita e della sostenibilità del nostro Paese: non possiamo più dire di no”. (La Nuova Sardegna)

Dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 al ponte sullo stretto di Messina, passando per la Tav e altre grandi importanti opere infrastrutturali. Il ministro dei Trasporti stila un lungo elenco di cantieri che sono già cominciati in questi due anni scarsi di governo Meloni o che comunque sono oramai in procinto di partire. (il Giornale)

Nucleare, il rilancio di Salvini: «Oggi al referendum vincerebbe il sì. Il Paese non può più farne a meno»

Salvini ha sottolineato l’avanzamento dei lavori sul lato italiano, affermando che «65 km di tracciato, realizzati in collaborazione tra Italia e Francia, sono in programma, e noi stiamo pienamente rispettando le scadenze». (Quotidiano Piemontese)

– “Mi sono dato come orizzonte temporale il 2032, un piano decennale perché alcune delle infrastrutture di cui parliamo avranno l’avvio dell’operatività entro il 2032”. Cernobbio (Como), 8 set. (Agenzia askanews)

Dal ponte sullo stretto di Messina alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, fino alla Tav e alle altre grandi opere infrastrutturali che interessano o interesseranno il Belpaese, a partire - perché no - dal nucleare. (ilmessaggero.it)