Cara Chiara Valerio, ma che senso ha dedicare Più Libri Più Liberi a Giulia Cecchettin? Fiera culturale o morale pelosa per attrarre pubblico? Ecco perché il metodo Salone del libro di Lagioia e Benin

Parlare di femminicidi e dedicare una kermesse della piccola editoria formalmente a Marco Polo ma di fatto alla vittima eletta stocasticamente a simbolo del fenomeno, Giulia Cecchettin, è come andare a una sagra della cipolla e trovare cicoria. Dal momento che alla Nuvola dell’Eur, dove si tiene la tradizionale rassegna “Più libri meno liberi”, sono presenti titoli di ogni genere (come dev’essere se non si vuole la nicchia), suggerire un tema specifico significa svilire il significato stesso dell’esposizione. (MOW)

Su altri giornali

Roberto Saviano arriva a Più libri più liberi e interviene sulle polemiche che hanno preceduto la fiera con la direttrice artistica Chiara Valerio finita al centro delle proteste per aver invitato Leonardo Caffo, filosofo imputato per violenza domestica, a tenere una lectio sull’anarchia poi annullata. (la Repubblica)

di Arianna Scarselli Laboratorio Modifica articolo (Culture)

VIDEO: L'ipocrisia ideologica delle femministe: sale vuote agli incontri sulla violenza di genere

La regione Friuli Venezia Giulia è presente alla Fiera con un proprio stand, e coordina una rappresentanza di case editrici del territorio presenti alla Fiera: Associazione Scrittori Fvg, Independent Legions, Edizioni Braitan, Italo Svevo, Edizioni Segno Srl, Vintage Edizioni Srls, Gaspari Editore. (Il Messaggero Veneto)

Ci chiediamo dove fossero tutti coloro che si schierano sempre in prima linea, almeno sui social, fintanto che l'obiettivo è attaccare il maschio bianco. Ma nelle due sale messe a disposizione dalla fiera per i centri e le associazioni contro la violenza sulle donne si sono presentate meno di trenta persone. (il Giornale)