Sospeso il processo penale telematico a Milano: criticità dell'applicativo App

Il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia, con un provvedimento firmato ieri, ha sospeso il processo penale telematico. Come si legge nel decreto, il motivo risiede nelle criticità dell'applicativo App, la piattaforma ministeriale, che rischia di rallentare l'ordinaria attività processuale. Anche la Procura di Roma ha sospeso l'App sul processo penale telematico dopo la decisione presa anche dal Tribunale che ha "evidenziato numerosi malfunzionamenti" dell'applicazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

Attualmente infatti sono inibite “fondamentali attività difensive soggette a termini di decadenza” come, a mero titolo esemplificativo: il deposito impugnazioni di merito e di legittimità indirizzate al Tribunale ordinario, le liste testi, le opposizioni alle richieste di archiviazione. (NT+ Diritto)

Dal 1° gennaio, infatti, il deposito telematico è diventato obbligatorio per un’ampia fascia di documenti, ma l’inadeguatezza tecnica del sistema – già ampiamente denunciata dagli addetti ai lavori – ha costretto i presidenti dei Tribunali di tutta Italia a sospenderne l’uso già al primo giorno di ripresa delle udienze. (Il Fatto Quotidiano)

Il Presidente del Tribunale di Milano, con Decreto ex art. 175 bis comma 4 c.p.p., ha disposto la sospensione temporanea fino al 31 marzo dell'utilizzo dell'applicativo APP. Provvedimenti di sospensione anche in altri Tribunali, come Bari, Foggia, Siracusa, Catania, Roma, Napoli, Rieti. (Altalex)

Processo telematico in tilt, il tribunale di Latina sospende l'app

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio prova a gettare acqua sul fuoco: «Le cose non vanno male come sembrerebbe», ha sostenuto il Guardasigilli quando gli hanno chiesto della falsa partenza del processo penale telematico. (La Repubblica)

E si tratta soltanto del primo lotto. Quella che nei giorni scorsi ha mandato in tilt i tribunali di mezza Italia. (Il Fatto Quotidiano)

GIUSTIZIA Depositi di atti impossibili, avvocati non "autorizzati" dal sistema, firme digitali introvabili e sistemi bloccati. Così il presidente, Antonio Masone, ha firmato un decreto che sospende il nuovo sistema App fino al 15 febbraio nella speranza che i malfunzionamenti possano essere risolti entro quella data. (ilmessaggero.it)