Sinner e i precedenti di positività al Clostebol: senza nuove prove il ricorso della Wada sarà un buco nell'acqua

Quando al Tribunale di arbitrato sportivo di Losanna verrà incalzato dai legali della Wada che chiedono per lui una squalifica di almeno un anno, Jannik Sinner dovrà dimostrare agli arbitri una sola cosa: che ha fatto di tutto per evitare il rischio di venire contaminato dal Clostebol contenuto nel Trofodermin che il suo massaggiatore Giacomo Naldi usava per curarsi una ferita alla mano. È il principio di «non colpa e negligenza» accettato in primo grado dal Tribunale indipendente del tennis (Sport Resolutions) che la Wada contesta per motivi al momento non noti. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Ambesi riassume in poche parole un comunicato della ITIA, andando poi a spiegare la situazione con WADA: “Itia dice: ‘Abbiamo rispettato le norme vigenti, la procedura, il tribunale che ha deliberato era indipendente, la sentenza ha sancito l’assenza di colpa e di negligenza’. (OA Sport)

Getting your Trinity Audio player ready... Il New York Times: database in panne prima dei Giochi, persi i dati di 2.000 casi e i test antidoping di quasi 1.000 presunti dopati (Dire)

Sicuramente ho avuto delle notti insonni durante questo periodo e adesso non sarà facile ". Sono le parole di un visibilmente provato Jannik Sinner nella conferenza stampa tenuta al termine del match vinto contro Lehecka nei quarti di finale dell'Atp 500 di Pechino: " È un momento duro per tutti noi , siamo dispiaciuti di essere nuovamente in questa situazione. (Tuttosport)

Djokovic sul caso Sinner: "Il sistema non funziona bene, troppe incoerenze"

Ne è certo l’avvocato Giovanni Fontana che parla ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Il legale è fiducioso del buon esito del ricorso avanzato dall’agenzia mondiale antidoping (Wada) contro il tennista numero 1 al mondo trovato positivo lo scorso aprile alla sostanza proibita Clostebol (Open)

Non si sa se ce l'abbia più la Wada con Jannik Sinner o gli americani con la Wada. Fatto sta che, mentre il numero uno al mondo continua a tritare avversari (ieri ha vinto 6-2, 7-6 contro Lehecka approdando in semifinale a Pechino contro la sorpresa di casa Bu), negli Usa stanno spaccando il capello in quattro per dimostrare che l'ente mondiale antidoping è ormai alla frutta. (il Giornale)

Le parole di Novak Djokovic sul caso Sinner: "E' davvero dura per Jannik. È impressionante ciò che sta facendo durante tutto questo processo, sta giocando a un livello alto. Ci sono troppe incoerenze, troppi organi di governo coinvolti, e questo caso non aiuta affatto il nostro sport" (Sky Sport)