Banche 2024: ottimi i ricavi e gli utili

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SienaPost ECONOMIA

Ora però occorre rispondere ai bisogni del paese reale con finanziamenti alle Pmi. Da un recente studio, della divisione analisi e ricerche del sindacato FABI, sui bilanci delle principali banche italiane. Advertisement I segnali per la ripresa economica del nostro paese sono luci ed ombre. Ottimo andamento dei livelli occupazionali in crescita e delle esportazioni che collocano l’Italia addirittura al 4^ posto nel mondo. (SienaPost)

Ne parlano anche altri media

Il 2024 è stato ed è un anno positivo per le banche. Per questo, chi ha scommesso sulle banche è stato premiato ancora una volta: saranno distribuiti ben 16 miliardi di cedole. (Business People)

La cifra, calcolata sulla base anche dei dividendi che gli azionisti incasseranno nei prossimi mesi, potrebbe aumentare ulteriormente se le banche dovessero mettere mano a nuovi piani di riacquisti di azioni, come in molte stanno programmando, prima della fine dell'anno. (la Repubblica)

Secondo i calcoli di Bloomberg, basati sui bilanci societari, una volta distribuiti gli acconti previsti nei prossimi mesi, dieci dei principali istituti di credito dell’area dell’euro dovrebbero raggiungere 50,02 miliardi di euro di pagamenti complessivi quest’anno, con pagamenti probabilmente più che raddoppiati rispetto ai livelli pre-pandemia. (Wall Street Italia)

Dal 2019 al 2023, le prime cinque banche italiane hanno versato nelle casse dello Stato 20 miliardi di euro. A evidenziarlo è un’analisi della Fabi Analisi sui primi cinque gruppi del Paese volta fotografare il contributo del settore bancario italiano alla finanza pubblica. (Italia Informa)

Il governo Meloni, a quanto pare, può continuare a puntare su una maggiore fedeltà degli istituti di credito italiani nei confronti della mole immensa del debito pubblico dello Stato italiano, così come in generale del pubblico retail, come ha dimostrato l’entusiasmo che i piccoli risparmiatori hanno mostrato nei confronti dei BTP Valore fino all’ultima e quarta emissione degli inizi di maggio. (Finanzaonline)

Che il 2024 fosse destinato a essere un buon anno per le banche non erano in molti a crederlo. Che addirittura potesse superare il 2023 — l’anno «punito» con la tassa sugli extraprofitti — era addirittura impensabile. (Corriere della Sera)