Islanda, arriva “il governo delle valchirie”
Ieri si è svolta la prima riunione di gabinetto del nuovo governo islandese. Dopo 20 giorni dalle elezioni anticipate dello scorso 30 novembre, l’esecutivo guidato dalla socialdemocratica Kristrún Frostadóttir è entrato in carica. La nuova premier presentandosi alla stampa lo ha definito “il governo delle valchirie” perché oltre ai socialdemocratici gli altri partner di maggioranza sono Viðreisnar (liberali di centro) e Flokkur fólksins (partito popolare), entrambi guidati da donne: Þorgérð Katrín Gunnarsdóttir, nuova ministra degli esteri e Inga Sæland, ministra degli affari sociali e dell’edilizia abitativa. (il manifesto)
Su altri media
La presidente islandese Halla Tomasdottir ha presentato oggi un nuovo governo. Sarà guidato dalla premier socialdemocratica Kristrun Frostadottir, che mira a tagliare l'inflazione e i tassi di interesse e a indire un referendum sull'adesione all'Unione Europea entro il 2027. (la Repubblica)
L’Islanda segna un nuovo record: un governo tutto al femminile. Infatti, la presidente islandese Halla Tomasdottir ha presentato l’esecutivo che sarà guidato dalla premier socialdemocratica Kristrun Frostadottir. (Donna Moderna)
Quest’ultimo conterà per la prima volta più donne che uomini. All’inizio del mese, la presidente islandese Halla Tómasdóttir aveva chiesto a Kristrun Frostadóttir di formare il nuovo gabinetto. (RSI)
Di Euronews Agenzie: EBU L'Islanda è stata tradizionalmente ambigua nei confronti dell'adesione al blocco, ma questioni come la crisi finanziaria del 2008, la Brexit e una serie di problemi interni hanno fatto sì che il Paese si stia lentamente avvicinando all'idea dell'ingresso nell'Ue (Euronews Italiano)
Il nuovo governo dell’Islanda ha inserito nel proprio programma l’organizzazione di un referendum sull’ingresso nell’Unione Europea entro il 2027. (Sky Tg24 )
L’isola delle donne veleggia verso l’Europa. L’Islanda si è messa alle spalle senza rimpianti i pochi mesi di mandato del leader conservatore Bjarni Benediktsson, a capo degli Indipendentisti, ed è tornata ad affidarsi a una donna di sinistra, come già era successo tra il 2017 e l’aprile scorso. (la Repubblica)