Poste, slitta l'iter per l'ok all'Opv, valutazioni su modalità e tempi dell'offerta

Poste ha sospeso l'iter per ottenere il via di libera di Consob all'Opv su una nuova tranche messa in vendita dal ministero dell'Economia per valutare "modalità e tempi dell'offerta". Lo ha comunicato il gruppo poco prima dell'apertura della Borsa dopo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore. Poste Italiane ha avviato, congiuntamente al Mef, il procedimento presso la Consob per l'approvazione del prospetto relativo all'offerta di azioni da parte dello stesso Mef, a seguito dell'approvazione del Dpcm del 17 settembre scorso. (Italia Oggi)

Su altri media

Poste Italiane sale a nuovi massimi a Piazza Affari sulla notizia, anticipata mercoledì sera dal sito de Il Sole 24 Ore, della sospensione temporanea del prospetto relativo all’offerta di azioni da parte del Mef, in attesa di nuove valutazioni su modi e tempi. (Il Sole 24 ORE)

Dietrofront per il collocamento di Poste italiane. Almeno per il momento, l’offerta pubblica di vendita della seconda tranche del gruppo resta in stand-by. (Wall Street Italia)

Borse europee in recupero oggi, con Piazza Affari che avanza dell’1%. L’indice Ftse Mib ha anche agganciato la soglia dei 35mila punti in attesa delle decisioni della Banca centrale europea (Bce) di oggi. (Borse.it)

Poste, stop al collocamento: salta la data del 21 ottobre

Nessun commento dal Mef e da Palazzo Chigi. Tempi più lunghi per la privatizzazione di Poste. (Corriere della Sera)

L’Offerta pubblica di vendita di una nuova tranche del Gruppo potrebbe arrivare dopo la semestrale del 6 novembre. Largo ai piccoli investitori, con un occhio di riguardo ai dipendenti del gruppo. (Milano Finanza)

La macchina per lanciare rapidamente l’Opv era stata messa in moto all’indomani del 17 settembre , il giorno nel quale il consiglio dei ministri aveva approvato il Dpcm per la privatizzazione, seppure rivisto e corretto rispetto alla versione iniziale licenziata dall’esecutivo il 25 gennaio scorso: dal 29% si scende a una quota da mettere sul mercato pari al 14 per cento. (Il Sole 24 ORE)