Bologna, Lepore: "Meloni non scambi la richiesta di collaborazione con l'obbedienza al capo"
Il sindaco del capoluogo emiliano su Facebook: "Falso che le abbia dato della picchiatrice fascista. Ho chiesto spiegazioni sulla gestione dell'ordine pubblico" “Cara presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la mia faccia è sempre la stessa e guarda verso i cittadini di Bologna, quando chiedo collaborazione istituzionale al governo e quando chiedo il rispetto della nostra città. Non scambi le richieste di collaborazione per l’alluvione con l’obbedienza al capo. (LAPRESSE)
Ne parlano anche altre testate
BOLOGNA – Nello scontro politico attorno a Bologna, che segue al sabato di alta tensione con il corteo dell’estrema destra e lo scontro fra antagonisti e polizia, tornano ad alzare la voce CasaPound e Rete dei Patrioti. (La Repubblica)
Dal novembre 1975, quando la voce di Pier Paolo Pasolini si spense tragicamente, le sue parole sono diventate terreno di conquista per ogni schieramento politico. Citando la poesia… (L'HuffPost)
Giorgia Meloni sulle elezioni in Emilia-Romagna: "Anche qui i pronostici potrebbero essere stravolti" (La Stampa)
Ci sono le bandiere di Fratelli d'Italia, non c'è la premier, costretta ad affacciarsi in video collegamento. È il labirinto degli impegni, compreso l'incontro «troppo lungo» con i sindacati. «Mi spiace da matti non essere arrivata per tempo a Bologna», spiega la premier dai monitor sparsi ovunque nel grande hotel alla periferia di Bologna in cui è allestita la convention elettorale. (il Giornale)
Si deve ripristinare il primato della politica.Presidente di sezione a riposo della Corte di CassazioneUna delle più pericolose, tra le varie mine vaganti disseminate nella nostra Costituzione, è certamente q... (La Verità)
"Manifestare contro il fascismo è lecito, ma carabinieri e polizia non avevano le SS tatuate. I figli di papà che li hanno aggrediti forse era meglio che andassero a lavorare", ha detto Tajani, richiamando implicitamente la poesia di Pier Paolo Pasolini "II Pci ai giovani!!", scritta nel 1968 dopo gli scontri tra studenti e poliziotti alla facoltà di architettura di Valle Giulia, a Roma. (la Repubblica)