Omicidio Bergamini, trentacinque anni dopo l’ex fidanzata condannata a 16 anni

Non un suicidio, ma un omicidio. E per motivi banali, futili, quasi incredibili nell’Italia che galoppava verso l’ultima decade prima del 2000. Denis Bergamini, la stella del Cosenza calcio trovato senza vita il 18 novembre del 1989 sulla statale 106, nei pressi di Roseto Capo Spulico, nel cosentino, è stato ammazzato. E a decidere scientificamente la sua morte è stata Isabella Internò, la fidanz… (la Repubblica)

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Isabella Internò è stata condannata in primo grado a 16 anni di carcere. (Fanpage.it)

Sorride l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini, quando raggiunge Donata, sorella di Denis, fuori dal tribunale, pochi minuti dopo la decisione della Corte di Assise di condannare Isabella Internò a 16 anni per l’uccisione del calciatore del Cosenza, avvenuta il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico, lungo la SS 106 Jonica. (Estense.com)

La sentenza è arrivata oggi, 1 ottobre, al termine di un processo durato tre anni e dopo una Camera di Consiglio lunga otto ore. L’accusa per la donna, oggi 55enne, aveva chiesto 23 anni di reclusione, la difesa ne aveva chiesto l’assoluzione. (La Nuova Ferrara)

Omicidio Bergamini, l’ex fidanzata condannata a 16 anni di reclusione

I giudici hanno ridimensionato la richiesta dell'accusa - 23 anni - concedendo le attenuanti prevalenti sulle aggravanti. Sedici anni di reclusione: è questa la condanna inflitta dai giudici della Corte d'assise di Cosenza a Isabella Internò, accusata di omicidio in concorso con ignoti per la morte dell'ex fidanzato, il calciatore del Cosenza Donato Denis Bergamini, avvenuta a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989 (Il Lametino)

L’imputata ha assistito alla lettura del dispositivo a fianco dei suoi legali. La corte ha anche escluso le aggravanti della crudeltà e dell’uso di sostanze venifiche. (StrettoWeb)

I giudici hanno ridimensionato la richiesta dell'accusa - 23 anni - concedendo le attenuanti prevalenti sulle aggravanti. La sentenza è stata letta dalla presidente della Corte dopo 8 ore di camera di consiglio. (L'Unione Sarda.it)