Calderoli: livelli standard dei servizi scelta politica, non dei tecnici
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«La definizione dei livelli essenziali delle prestazioni è il punto più alto della politica e non spetta quindi a organismi tecnici». Nella sua audizione mattutina alla bicamerale sul federalismo fiscale Roberto Calderoli chiude così l’ennesima tempesta nel dibattito intorno all’autonomia differenziata. Le parole del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie rispondono alle polemiche scoppiate nei giorni scorsi sull’ipotesi che fra le variabili da considerare nella definizione dei fabbisogni... (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Se ne è parlato anche su altri giornali
«La Lega ha ormai gettato la maschera e continua ad accelerare sull’autonomia differenziata, nonostante i ricorsi presentati dalle Regioni davanti alla Corte Costituzionale e il milione e trecentomila firme depositate in Corte di Cassazione per il referendum abrogativo, alle quali si sono aggiunti i due quesiti referendari votati dai Consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana per cancellare lo “spacca Italia”. (LaC news24)
Lep significa Livelli essenziali di prestazione. Il Sud deve stare tranquillo: tanto ci sono i Lep. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Il tema dell’autonomia differenziata continua a tenere banco. Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)
“La Lega ha gettato la maschera e continua ad accelerare sull’autonomia differenziata, nonostante i ricorsi delle Regioni alla Corte Costituzionale e le 1,3 milioni di firme depositate in Cassazione per il referendum abrogativo. (Telemia)
"La Lega ha ormai gettato la maschera e continua ad accelerare sull'autonomia differenziata, nonostante i ricorsi presentati dalle Regioni davanti alla Corte Costituzionale e il milione e trecentomila firme depositate in Corte di Cassazione per il referendum abrogativo, alle quali si sono aggiunti i due quesiti referendari votati dai Consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana per cancellare lo spacca Italia. (Reggio TV)
Che, se formatosi a seguito di istanze delle Regioni, genererebbe un sistema legislativo a geometria variabile, per una durata massima di un decennio rinnovabile ma con la reiterazione della procedura -, è da rilevare che sono in molti a occuparsene benché ignari dell’argomento. (Sanità24)