Gaza: necessario un cessate il fuoco definitivo
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La catastrofe umanitaria a Gaza non si ferma e incombe la minaccia di una più ampia escalation regionale. Piangiamo la perdita di vite innocenti ovunque, comprese quelle uccise il 7 ottobre e durante gli 11 mesi di conflitto. Le richieste congiunte All’avvicinarsi della 79esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, chiediamo congiuntamente per porre fine alle sofferenze dei civili e salvare vite umane: Un urgente cessate il fuoco che sia duraturo, immediato e incondizionato, il rilascio immediato e senza condizioni di tutti gli ostaggi e tutte le persone detenute arbitrariamente, L’accesso sicuro e senza ostacoli degli umanitari alle persone in difficoltà. (Save the Children Italia)
Su altre testate
Questo articolo è pubblicato sul numero 40 di Vanity Fair in edicola fino al 1° ottobre 2024. (Vanity Fair Italia)
Mentre i leader mondiali si riuniscono a New York per la 79esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e mentre incombe la minaccia di una più ampia escalation regionale, rinnoviamo la nostra richiesta di porre fine alle spaventose sofferenze umane e alla catastrofe umanitaria a Gaza (UNICEF Italia)
Sulle pagine social che da Gaza aggiornano quotidianamente sull’offensiva israeliana l’attenzione ha virato verso nord: video e foto delle stragi che proseguono nella Striscia sono intervallati dalle notizie che giungono da Beirut. (il manifesto)
In totale a Gaza sarebbero state uccise oltre 40mila persone, ma secondo alcuni esperti il bilancio totale dei morti sarebbe superiore a 200mila. I numeri sono tuttavia sottostimati. (Il Giornale d'Italia)
La Società delle Nazioni, nata alla fine della Prima guerra mondiale per evitare altre tragedie belliche, fallì il suo compito nel 1939, soccombendo alla determinazione di Hitler di affermare l’egemonia tedesca in Europa e all’altrettanto decisa reazione delle nazioni che non si piegarono a questo progetto. (Notizie Geopolitiche)
Un dato che non comprende circa 20.000 persone non identificate, disperse o sepolte sotto le macerie (LAPRESSE)