Via libera dell'Aifa alla vaccinazione Covid per i bimbi 5-11 anni
Nel comunicato ufficiale l’Aifa sottolinea di aver approvato l’estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Comirnaty (Pfizer) per la fascia di età 5-11 anni, con una dose ridotta (un terzo del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti) e con formulazione specifica.
La Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato l’estensione del vaccino contro il coronavirus di Pfizer-BioNTech anche ai bambini tra i 5 e gli 11 anni: finora era autorizzato per la somministrazione solo ai maggiori dei 12 anni. (varesenews.it)
Ne parlano anche altre testate
Verranno somministrate 2 dosi Pfizer a distanza di 21 giorni e con un terzo del dosaggio. Dopo il semaforo verde definitivo, le somministrazioni inizieranno a metà dicembre. (Adnkronos)
Così la presidente della Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa, Patrizia Popoli:. “I dati che abbiamo sul vaccino ai bambini sono sufficienti per questa estensione pediatrica Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, spiega:. (vulturenews.net)
Questo il commento del professor Alberto Villani, direttore del dipartimento di emergenza, accettazione e pediatria generale dell'ospedale Bambino Gesù di Roma, al via libera dell'Aifa alla vaccinazione per i bambini dai 5 agli 11 anni (Corriere TV)
«Lo studio registrativo che ha portato alla nuova indicazione ha incluso oltre 3.000 bambini vaccinati e i dati hanno mostrato elevati livelli di efficacia intorno al 91%». Ma già ora possiamo dire, che con tre milioni di bambini vaccinati, se ci fossero stati segnali importanti si sarebbero visiti e saputi». (Gazzetta del Sud)
Il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Enrico Girardi al Fatto contestualizza tale scelta, evidenziando però anche alcune criticità. Direttore, innanzitutto qual è il rischio dovuto a Sars-CoV2 per i bambini? (Il Fatto Quotidiano)
Infine va ovviamente considerato che l’infezione può comportare importanti complicanze nel caso di bambini fragili, quali ad esempio gli oncologici e gli immunodepressi. Certo, per quanto riguarda i bambini con problematiche Covid parliamo di numeri piccoli, ma anche la meningite non ha numeri grandi eppure vacciniamo i bambini perché è una malattia gravissima. (LaVoceDiAsti.it)