Ong Safeguard Defenders: in Italia 11 "stazioni di polizia" cinesi
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Su oltre 100 identificate in 53 Paesi nel mondo Roma, 5 dic. – E’ l’Italia, con 11 “stazioni di polizia” cinesi non ufficiali, il Paese con il maggior numero di presenze nella rete di oltre 100 sedi creata da Pechino in più di 50 Paesi in tutto il mondo. Lo rivela il report della ong spagnola per i diritti umani Safeguard Defender, scrive il Guardian.La città di Milano sarebbe stata utilizzata da due autorità di pubblica sicurezza cinesi locali come banco di prova europeo per una strategia di polizia per monitorare la popolazione cinese all’estero e costringere i dissidenti a tornare a casa. (Agenzia askanews)
Su altre fonti
A rivelarlo è un rapporto redatto da un gruppo spagnolo che si occupa di diritti civili secondo cui l’obiettivo di questi uffici sarebbe quello di monitorare la popolazione cinese all’estero e costringere i cosiddetti “fuggitivi” e dissidenti a tornare nel proprio Paese d’origine. (Open)
Per il 60enne, inoltre, l’ulteriore aggravante di aver commesso il fatto in regime di semilibertà. La macchina utilizzata per i crimini era intestata alla madre defunta di un cognato di uno dei due rapinatori. (LaPresse)
Lo rivela il report della ong spagnola per i diritti umani Safeguard Defender, scrive il Guardian.La città di Milano sarebbe stata utilizzata da due autorità di pubblica sicurezza cinesi locali come banco di prova europeo per una strategia di polizia per monitorare la popolazione cinese all'estero e costringere i dissidenti a tornare a casa. (Tiscali Notizie)
Cina, oltre 100 stazioni di polizia nel mondo per monitorare i cinesi all'estero: il record in Italia con 11 centri dal nostro corrispondente Gianluca Modolo Dopo il rapporto pubblicato a settembre dalla ong Safeguard Defenders in cui si dava conto di 54 "uffici" fuori da confini nazionali del Dragone, è la stessa organizzazione con sede a Madrid a pubblicare un aggiornamento: la lista si allunga di 48 indirizzi, 11 nel nostro paese tra Prato, Firenze, Milano, Roma, Bolzano, Venezia e in Sicilia (la Repubblica)
In un aggiornamento del recente rapporto 110 Overseas – China’s Transnational Policing Gone Wild, pubblicato lo scorso 4 dicembre, l'ong di Madrid Safeguard Defenders ha infatti visto al rialzo il numero delle stazioni di polizia cinesi presenti sui territori stranieri: oltre alle 54 già identificate nel rapporto di settembre scorso, il gruppo per i diritti civili ha individuato altre 48 stazioni di polizia cinesi non ufficiali. (Today.it)
A svelarlo, un’indagine del gruppo per la difesa dei diritti umani Safeguard Defenders, organizzazione con sede a Madrid, che monitora le deportazioni e le sparizioni di persone ad opera del governo di Pechino (Wired Italia)