«La Cina non è pronta per invadere Taiwan»

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«Pechino aspetterà almeno fino al 2027 per attaccarci. Prima dell'invasione anfibia potrebbero usare altre tattiche». Intervista a Shen Ming-shih, vicedirettore dell'Istituto di ricerca sulla sicurezza e la difesa nazionale di Taiwan, think tank legato al ministero della Difesa «Le esercitazioni militari cinesi del 2022 erano state peggiori». Non è rimasto impressionato Shen Ming-shih dalla simulazione di attacco a Taiwan da parte di Pechino. (Tempi.it)

La notizia riportata su altri media

Il segretario generale Luo Wen-jia ha dichiarato a sorpresa che l’ente sta valutando la possibilità di offrire a uno zoo della Repubblica Popolare una coppia di cervi Sika chiamati He He e Ping Ping. In particolare, questi segnali arrivano dalla Straits Exchange Foundation, l’entità semigovernativa che gestisce le relazioni “pratiche” con la Cina continentale. (RSI.ch Informazione)

Il leader cinese Xi Jinping arriva fino alla contea di Dongshan, proprio di fronte a Taiwan. La Cina non allenta la pressione su Taiwan. (Adnkronos)

Nel gruppo dei Paesi che da oltre due anni stanno provando a dare una spallata all’ordine internazionale dei decenni scorsi, non tutti sono però uguali. C’è chi lo chiama «quartetto del caos», chi «asse dei revisionisti», chi «alleanza degli autocrati», altre definizioni arriveranno. (Corriere della Sera)

Taiwan e la minaccia cinese: l’equilibrio fragile tra diplomazia e conflitto imminente

PECHINO – Tempismo interessante. Due giorni dopo le esercitazioni militari attorno a Taiwan, i media di Stato cinesi fanno sapere che, ieri, Xi Jinping è stato in visita a Dongshan, nella provincia cinese del Fujian, che si affaccia proprio sullo Stretto di Taiwan. (la Repubblica)

24 aerei e 8 navi da guerra della Repubblica Popolare Cinese sono stati avvistati nelle vicinanze di Taiwan. Il Ministero della Difesa di Taiwan ha rilevato nelle ultime 24 ore un'intensa attività militare cinese intorno all’isola. (ilmessaggero.it)

Il giorno del passaggio di Hong Kong alla Cina, primo luglio 1997, piovve quasi ininterrottamente, come se anche il cielo avesse qualcosa da ridire. In quell’occasione, un giornalista tedesco chiese all’ultimo governatore britannico uscente, Chris Patten: «Cosa cambierà di più nei prossimi anni, Hong Kong o la Cina?». (Panorama)